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Petrolio: futures Usa al record in oltre due anni e mezzo

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Milano – Sul mercato dei cambi, si porta al nuovo record degli ultimi undici mesi il cambio dell’euro/yen, arrivando a superare la soglia di 120. A ridosso dei massimi da cinque mesi si muove intanto contro dollaro la valuta unica europea, balzata questa mattina a 1,4268, sulle attese per una stretta monetaria per la Zona Euro in occasione del consiglio Bce di giovedì prossimo. Banca del Giappone dovrebbe invece rivedere al ribasso la propria valutazione sull’economia nipponica con la riunione di dopodomani e potrebbe ricorrere a nuove misure di stimolo per favorire la ripresa dopo le devastanti conseguenze di terremoto e tsunami. La pressione sullo yen va inoltre ricondotta all’intervento congiunto sul mercato valutario da parte dei G7 una settimana dopo il grave sisma seguito dall’allarme nucleare.

Sul fronte delle commodities, i derivati sul greggio viaggiano in netto rialzo, con i futures Usa al record da oltre due anni e mezzo oltre la soglia dei USD108,0 al barile. A monte dell’accelerazione dei prezzi gli ultimi incoraggianti dati sul mercato del lavoro Usa e il permanere delle tensioni geopolitiche in Nord Africa e Medio Oriente.

OBBLIGAZIONI E MONETARIO

Partenza con il segno più per i governativi tedeschi, forti del clima di incertezza che ancora riguarda le prospettive per i mercati ‘periferici’. A parere degli operatori il margine di apprezzamento è però limitato in ragione della prevista stretta sul costo del denaro che il consiglio Bce potrebbe decidere giovedì. Alle prospettive sui periferici non giova l’annuncio che il primo ministro spagnolo Jose Luis Rodriguez Zapatero non intende candidarsi per un terzo mandato in occasione delle elezioni di marzo 2012.

BORSE ASIATICHE

In Asia, seduta in timido rialzo per il Nikkei225 (+0,11%): l’incertezza sulle prospettive dell’economia domestica e sulla prolungata crisi nucleare tengono a freno l’entusiasmo suscitato dal deprezzamento dello yen e dai guadagni di Wall Street dopo il robusto dato sull’occupazione negli Stati Uniti di venerdì. +1,06% l’Hang Seng.

BORSE EUROPEE

Avvio di ottava all’insegna della debolezza per le borse europee, con gli investitori che dovrebbero prendere beneficio dopo i guadagni della scorsa seduta.

I titoli dell’industria estrattiva dovrebbero finire nel mirino delle vendite dopo che le quotazioni del rame hanno perso terreno anche se tra scambi poco sostenuti.

Alcune tensioni potrebbero venire anche dal Portogallo dopo che venerdì sera l’agenzia di rating Fitch ha annunciato di aver tagliato di 3 notch il rating portoghese a ‘BBB-‘ dal precedete ’A-‘. Il giudizio sul merito di credito del Paese viene mantenuto in rating watch negativo.

Fari puntati in questi giorni sul comparto auto, alle prese con i numeri delle immatricolazioni di marzo nei vari paesi europei. In Francia, l’Associazione dei costruttori ha annunciato che il mese scorso sono state immatricolate 647.552 auto, in crescita del 6,1% a/a. Il dato relativo il primo trimestre mette a segno un +8,9% a/a.

PIAZZA AFFARI

Piazza Affari ha aperto poco variata stamane, con l’indice FTSE/MIB a ridosso dei 22.000 pts.

Attenzione rivolta questa mattina a Fiat dopo la diffusione venerdì sera a mercati chiusi delle immatricolazioni di marzo, che sono state pari a 187.687 veicoli evidenziando un calo del 27,57% rispetto allo stesso mese del 2010. Il gruppo Fiat ha registrato immatricolazioni per 55.072 veicoli con un calo annuo del 31,9%. La quota di mercato si attesta al 29,34% dal 28,4% di febbraio.

Focus anche sul comparto delle rinnovabili dopo che da stampa la normativa definitiva sul solare potrebbe arrivare entro la fine della settimana. L’orientamento prevalente del Governo sembrerebbe quello di un taglio moderato con la salvaguardia degli investimenti già realizzati per il 2011, un taglio consistente del 15-20% nel 2012 e un taglio importante fino al 30-35% al 2015. Il tetto alle installazioni annuali, inoltre, non dovrebbe essere più definito in termini di MW ma in termini di flusso di incentivi rilasciato.

Da monitorare infine i titoli delle società calcistiche ed in particolare la Juventus dopo la vittoria per 2 a 0 nel posticipo di ieri sera contro la Roma.

EVENTI SOCIETARI

Buzzi Unicem (EUR10,03): ha chiuso il 2010 con perdita netta a EUR41,4 mln da un utile di EUR171,4 mln. Il dividendo sarà distribuito solo agli azionisti risparmio, per EUR0,03. La perdita è legata a svalutazioni per EUR113,0 mln. Nell’anno fatturato a EUR2.648,0 mln, in calo dello 0,9%, Mol a EUR387,0 mln, in calo del 28,6%.

Intesa Sanpaolo (EUR2,11): la posizione sul tema di un possibile aumento di capitale verrà resa nota al mercato a valle della riunione del consiglio di gestione e del consiglio di sorveglianza del prossimo 5 aprile.

Montepaschi (EUR0,8915): sta valutando un aumento di capitale che potrebbe essere supeiore a EUR2 mld; lo riportano i quotidiani nel fine settimana.

Prysmian (EUR15,56): gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato il giudizio da neutral a buy ed il target di prezzo da EUR21,5 a EUR22.

MACRO, CAMBI E COMMODITIES

Sul fronte macro, in Italia l’Istat pubblica i dati relativi al rapporto deficit/Pil del quarto trimestre e quelli relativi all’intero 2010.

Nell’Area Euro sono in agenda l’indice Sentix di aprile, previsto in calo a 16,0 pts dai 17,1 pts di marzo, e i prezzi alla produzione di febbraio, mentre dal Regno Unito arriverà il PMI dei consumatori di marzo, atteso a 54,9 pts dai 56,5 pts del mese precedente.

Nel pomeriggio dagli Stati Uniti è atteso il dato sul trend occupazionale di marzo (101,7 a febbraio).

In Giappone, l’indagine Tankan a cura dell’istituto centrale giapponese mostra come le grandi imprese del settore manifatturiero prevedano per i prossimi tre mesi un netto deterioramento delle condizioni operative in risposta al sisma dell’11 marzo scorso.

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