La Cina, secondo maggiore consumatore di petrolio dopo gli Stati Uniti, ha scelto nove Paesi ritenuti idonei per investimenti da parte delle società petrolifere cinesi. L’elenco non include l’Iran e neppure il Sudan o la Nigeria. I gruppi petroliferi cinesi dovrebbero piuttosto guardare a Kuwait, Qatar, Oman, Marocco, Libia, Nigeria, Norvegia, Ecuador e Bolivia per i loro investimenti, secondo le linee guida pubblicate sul sito Web della Commissione per lo sviluppo e la riforma nazionale, principale organo di pianificazione del Paese.