Dopo il grande balzo di ieri, il future sul Brent torna a scendere, grazie alla notizia di un aumento delle scorte americane.
Il future sul Brent, infatti, è in calo del 2,57%, a $26,95 al barile, spinto, sia dalle prese di profitto, che dall’annuncio dell’American Petroleum Institute, che ha reso noto che la scorsa settimana le scorte USA sono cresciute quattro volte di più delle attese, al livello più alto dall’aprile 2001.
Ieri, 2 aprile, i timori legati alla situazione arabo-israeliana avevano spinto il Brent ai nuovi massimi dallo scorso settembre: il contratto future di maggio aveva chiuso la seduta a $27,66 al barile, con un rialzo dell’8,26%.
Analogo l’andamento del future di maggio sul Light Crude scambiato sul Nymex, che dopo aver toccato quota $28,10 al barile, aveva chiuso a $27,71 (+3,09%).
A destare particolare preoccupazione è l’ipotesi lanciata dall’Iraq di un embargo petrolifero contro gli Stati Uniti e tutti quei paesi che sosterranno Israele.
Ipotesi che è stata raccolta dall’Iran, che l’ha definita “un’arma molto efficace”, anche se “richiede il consenso di tutti i Paesi islamici”.