(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva sia sul comparto swap sia governativo. Tra i periferici si è ristretto lo spread sul decennale Italia-Germania e Spagna-Germania, mentre si è allargato quello portoghese ed irlandese. Sui titoli governativi il rialzo più forte si è avuto sul tratto decennale che ha portato ad un allargamento dello spread 2-10 anni a 184 pb da 181.
Rialzo dei tassi anche sul monetario. Il tasso Euribor tre mesi è stato fissato a 1,089%, massimo da luglio 2009. Ieri si sono alternate le notizie in merito alla candidatura di Weber alla guida della Bce ed alla rinuncia del suo incarico alla Bundesbank. Secondo il quotidiano Bild, Weber avrebbe deciso di lasciare la guida della Bundesbank in estate, un anno prima del termine del suo mandato in aprile 2012.
Secondo altre indiscrezioni riportate da Reuters Weber avrebbe anche rinunciato alla sua candidatura alla guida della Bce, ma né il governo né la stessa Bundesbank hanno voluto confermare o smentire queste voci. Intanto, secondo quanto riportato da Bloomberg, l’incontro straordinario dell’Eurogruppo si terrà l’11 marzo ed in questa occasione si parlerà non solo del piano salva euro, ma anche della successione di Trichet.
L’asta tedesca di ieri sul titolo a 5 anni ha registrato una buona domanda, a fronte però di un rialzo del tasso di rendimento posizionatosi al 2,49%, massimo da settembre 2009.
Negli Usa riprende un po’ fiato il mercato obbligazionario governativo dopo le forti vendite dei giorni scorsi. Il calo dei rendimenti ha interessato soprattutto la parte a lunga della curva dopo il buon esito dell’asta su titoli decennali che ha visto una forte domanda da parte degli “indirect bidders”. Prese di profitto invece sul mercato azionario con l’indice S&P 500 che ha chiuso in territorio negativo guidato dai ribassi del settore legato alle materie prime e da quello petrolifero.
La giornata di ieri ha visto l’attenzione degli operatori focalizzarsi principalmente sul discorso del governatore Fed, Bernanke, presso la Commissione Bilancio alla camera presieduta dal repubblicano Ryan. Si tratta della prima audizione di Bernanke alla Camera da quando i repubblicani ne hanno conquistato la maggioranza. Il governatore, ha continuato a difendere il QE2, dichiarando che il piano ha contribuito a sostenere l’economia.
L’anello debole della ripesa rimane ancora il mercato del lavoro, con il tasso di disoccupazione destinato a rimanere elevato ancora per qualche tempo, ribadendo che condizioni più normali sul fronte occupazionale potrebbero ritornare fra 4-5 anni. Sull’ipotesi di un QE3 Bernanke ha dichiarato che dipenderà dalle condizioni dell’economia: se la ripresa non sarà consolidata e permarranno rischi deflattivi, allora la Fed potrebbe prendere in considerazione misure addizionali.
Il governatore ha inoltre aggiunto che l’inflazione al momento non preoccupa. Bernanke, ha infine dichiarato che lo stato di salute delle finanze pubbliche americane è deteriorato in modo consistente e occorre agire sul deficit e il debito prima che i mercati costringano ad un intervento. Nel frattempo segnaliamo come i future sui Fed Fund siano arrivati ad attribuire una probabilità prossima al 100% di un rialzo di 25pb a fine anno.
Valute: giornata di ieri caratterizzata da un deprezzamento del dollaro con il cross che si è spinto fin sopra quota 1,37. In mattinata si sta assistendo ad un calo del cross in scia del calo delle borse europee. Per oggi il cross dovrebbe potrebbe ancora rimanere all’interno del range 1,35/1,3750. Yen in deprezzamento vs euro e dollaro. Verso euro il cross è salito temporaneamente sopra la resistenza 113. Qualora il movimento fosse confermato, il livello successivo si colloca a 114. Verso dollaro il cross si è portato sopra la resistenza 82,50, con il livello successivo collocato in area 83. Resta in prossimità dei massimi vs dollaro lo yuan cinese dopo che la banca centrale cinese (PBC) ha fissato il tasso di parità al livello record di 6,5850 yuan per dollaro. La PBC fissa giornalmente un tasso di cambio di riferimento e consente al cross di oscillare del +/- 0,5%.
Materie Prime: prosegue l’andamento divergente tra il greggio Wti (-0,3%) ed il Brent del Mare del Nord (+1,9%). A penalizzare il greggio Usa ha contribuito il forte aumento settimanale delle scorte di petrolio e benzina del paese. Lo spread tra i due tipi di petrolio è salito al livello record di oltre 15$/b.
Negativi i metalli industriali guidati dallo zinco (-2,2%). Intorno alla parità i preziosi. Tra gli agricoli in rialzo il mais (+3,6%) sulla revisione al ribasso delle scorte mondiali nell’’ultimo report mensile dell’Usda. Nuovo record per il cotone (+3%) su timori legati all’offerta mondiale.
Copyright © Servizio Market Strategy MPS Capital Services per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved