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Per “Mr. Yen” l’euro potrebbe deprezzarsi ancora molto. Eur/yen a quota 100?

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(WSI) – Tassi di interesse: ieri in area Euro lo spread sul decennale Italia-Germania si è portato in prossimità di 180 pb, mentre quello Spagna-Germania ha superato i 200 pb. Ieri il consiglio dei ministri finanziari ha dato il via libera alla creazione del fondo anti crisi con possibilità di raccolta fino a 440 Mld€, denominato Efsf (European Financial Stability Facility). Il fondo, che sarà operativo da fine giugno, potrà contare su una dotazione di 440 Mld€ di garanzie da parte dei paesi membri dell’area Euro che parteciperanno in base alla rispettiva quota presso la Bce, maggiorata del 20%, al fine di garantire il rating AAA ai prestiti erogati dal fondo.

Su richiesta di un paese della zona Euro il fondo potrà emettere bond con AAA, che potranno essere utilizzati nelle operazioni di rifinanziamento presso la Bce. Il paese ripagherà il prestito ad un tasso variabile che attualmente è intorno al 5%. Ricordiamo che oltre al fondo, che avrà una durata triennale, i paesi potranno contare su un ulteriore fondo da 60 Mld€ gestito dalla Commissione europea disponibile subito. I ministri finanziari hanno anche approvato l’ingresso dell’Estonia nella zona Euro a partire da gennaio 2011 ed hanno dato un giudizio positivo alle misure di consolidamento dei conti pubblici presentate da Italia, Francia e Germania.

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In particolare la Germania ha ieri reso noto un piano quadriennale che prevede tagli alla spesa per un totale di 80Mld€, che interessano soprattutto la spesa sociale escludendo invece la spesa per ricerca ed istruzione. Inoltre è prevista l’introduzione di una tassa sui biglietti aerei e sull’industria nucleare, oltre al taglio di 15000 unità nel comparto pubblico. La Bce oggi drenerà dal sistema 40,5 Mld€ al fine di riassorbire la liquidità immessa con l’acquisto di bond effettuato fino a venerdì scorso.

La scorsa settimana la Bce ha acquistato bond per 5,5Mld€, un importo nettamente in calo rispetto ai 16,5Mld€ della prima settimana. Sul fronte macro segnaliamo il dato sugli ordinativi industriali tedeschi di aprile che ha evidenziato un forte rialzo degli ordini da parte dei paesi non appartenenti all’area Euro. Il dato evidenzia come la debolezza dell’euro stia sostenendo le esportazioni e di conseguenza la produzione dell’area. Relativamente all’offerta oggi è attesa un’asta in Olanda da 3-4 Mld€ sul titolo 2023 oltre emissioni austriache per 1,5Mld€.

Negli Usa tassi di mercato in calo sulla parte a lungo termine, sulla scia del parallelo calo dell’indice S&P500 che si è portato in prossimità dei minimi dell’anno. Il comparto industriale è stato quello che maggiormente ha impattato negativamente sui listini azionari. In calo sono risultate in particolare Apple (-2%, malgrado il lancio dell’iPhone 4) e Google (-2,7%). A fine serata, in un’inconsueta intervista televisiva con il giornalista della ABC News Sam Donaldson, Bernanke ha dichiarato che le la ripresa dell’economia Usa è iniziata alla fine della scorsa estate e che sta proseguendo in modo moderato, beneficiando del recupero anche della spesa per consumi. In ogni caso il livello di crescita atteso non è tale da consentire un rapido calo del tasso di disoccupazione. Bernanke ha aggiunto che la Fed procederà a rialzare i tassi prima del raggiungimento del livello della piena occupazione, ma al momento il timing di tale inizio non è ancora noto.

Valute: l’euro permane questa mattina intorno a 1,1950. Sul fronte tecnico l’area di supporto si colloca a 1,18-1,1870 con la resistenza costituita dal vecchio supporto che passa da 1,2150. Resistenza intermedia a 1,20. Durante la notte l’euro/yen è rimasto sui valori minimi dal 2001 poco al di sotto di 110. Per oggi il supporto si colloca in prossimità di 108, le resistenze a 110,30 e 111. Il dollaro/yen continua a restare compreso tra la resistenza 93 ed il supporto 91. Dal Giappone è arrivata un’altra dichiarazione contro l’euro. Sakakibara, ex ministro delle finanze conosciuto con il soprannome di “Mr. Yen”, ha dichiarato che l’euro potrebbe deprezzarsi ancora molto verso yen con il cross in calo sotto soglia 100.

Materie Prime: giornata positiva per i metalli preziosi guidati dall’argento (+5%). Bene anche l’oro che in euro ha segnato un nuovo massimo storico intorno ai 1040€/oncia. Tra gli energetici ha chiuso praticamente invariato (-0,1%) il greggio Wti mentre prosegue la salita del gas naturale (+2,5%). Ancora una giornata negativa per i metalli industriali ad eccezione del nichel (+1,4%). Tra gli agricoli il peggiore è stato lo zucchero (-1,3%).

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