(Teleborsa) – Accelera la spesa pensionistica nel 2009 ma un assegno su due resta sotto i 1.000 euro. E’ quanto emerge dalla “Relazione Generale sulla situazione economica del Paese”, presentata al Parlamento il 13 maggio dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Un incremento dovuto soprattutto alla rivalutazione degli assegni meno generosi, ma che, combinato con il forte rallentamento del Pil ha aniticipato il picco della spesa previdenziale di almeno due decenni rispetto alle previsioni della riforma Dini. La spesa, si legge nella relazione, é risultata pari a 234 miliardi di euro pur mantenendosi costante come quota del complesso delle erogazioni per prestazioni sociali a carico delle Amministrazioni Pubbliche e aumentando di circa un punto percentuale in rapporto al Pil. Rispetto al 2008 la spesa e’ cresciuta del 4,3%, mentre l’incremento fra il 2007 e il 2008 era stato del 3,9%”. Il 21,4% dei pensionati italiani riceve ogni mese un contributo non superiore ai 500 euro, il gruppo più numeroso di pensionati (4,7 milioni di individui pari al 27,7% del totale) percepisce una o più prestazioni per un importo mensile compreso tra 500 e 1.000 euro. Gli uomini guadagnano più delle donne. I primi spiga la relazione presentano quote più elevate nelle classi di importo mensile più alto; le donne in quelle di importo più basso.