ROMA, 8 GIU – “Per noi la legislatura si chiude nel 2013. Sappiamo che non è tutto nelle nostre mani e vediamo segnali di instabilità che però non vengono da noi”. Lo dice il segretario del Pd Pier Luigi Bersani nel corso della Direzione del partito.
BERSANI AD ALFANO, 3 SETTIMANE ACCORDO SU LEGGE ELETTORALE – Pier Luigi Bersani raccoglie la sfida di Angelino Alfano, per verificare in tre settimane “se c’é l’accordo” sulla legge elettorale. “La riforma sia però liberata da ogni condizionamento, il semipresidenzialismo non è percorribile in questo scorcio di legislatura” chiarisce però Bersani rilanciando il doppio turno e i collegi.
NO AMMUCCHIATE, PATTO PROGRESSISTI-MODERATI – ”Un centrosinistra di governo aperto ad un patto di legislatura con forze democratiche e civiche moderate. Un patto tra progressisti e moderati per ricostruire il Paese che non equivale certo a una ‘ammucchiata’ ”. E’ la proposta del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, nel corso della direzione del partito.
ENTRO ANNO PRIMARIE APERTE PER PREMIERSHIP – Primarie aperte entro l’anno “per la scelta del candidato premier dei progressisti e dei democratici italiani”. E’ la proposta avanzata da Pier Luigi Bersani che annuncia la sua candidatura e rivolge la proposta di “un patto per la ricostruzione non solo ai partiti di un centrosinistra di governo ma a movimenti, liste civiche e sindaci.
OK RIGORE MA NO APPROCCI RAGIONIERISTICI – “Se è vero che i conti devono tornare é anche vero che questo è possibile anche senza approcci ragionieristici che vedo troppo spesso”. Lo dice il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, nel corso della Direzione del partito, ringraziando comunque Monti e Napolitano per quanto stanno facendo.
RAI: BERSANI, NON PARTECIPEREMO A RINNOVO CDA -“Ribadisco che non parteciperemo al rinnovo del Cda della Rai”. E’ quanto afferma il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, nel corso del suo intervento alla Direzione del partito. Bersani sottolinea la gravità della mancata riforma del servizio pubblico televisivo: “Il Pdl ha posto un veto e il governo non ha voluto. Eppure c’era tanto per fare una riforma”.Il segretario del Pd si dice convinto del fatto che in questo modo la Rai “non possa vincere” e come quindi sia necessario modificare il “meccanismi di nomina”.
PDL: IN DOCUMENTO PRIMARIE PER CANDIDATO PREMIER – Nel documento in sei punti presentato all’Ufficio di presidenza del PdL si prevedono le primarie per la scelta del futuro candidato premier. E’ quanto si apprende da alcuni partecipanti alla riunione.
BERSANI A DI PIETRO, DECIDA SE INSULTARCI O FARE L’ACCORDO – Antonio Di Pietro deve “decidere se vuole insultarci e attaccarci ogni giorno e mancare di rispetto alle istituzioni della Repubblica o fare l’accordo. O l’una o l’altra”. Così il segretario del Pd si rivolge, nel corso della direzione del partito, al leader dell’Italia dei valori, in merito alla proposta di un patto di legislatura con le forze progressiste.
DI PIETRO A BERSANI, OK ALLEANZA MA DICA SUO PROGRAMMA – “L’alleanza col Pd noi l’abbiamo già fatta e vogliamo mantenerla giacché si è dimostrata l’unica vincente e in grado di offrire un’alternativa di governo. Ma prima di poterla confermare nuovamente vogliamo capire quale sia il programma reale ed effettivo che intende portare avanti il Pd”. Lo dice il leader Idv, Antonio Di Pietro.
Roma – Pier Luigi Bersani si candida a palazzo Chigi e chiede che si tengano “entro l’anno primarie aperte” per scegliere il candidato premier dei ‘progressisti e dei moderati’.
Lo ha detto il leader Pd alla direzione del partito: “So di chiedere al mio partito un atto di generosità e il coraggio di una sfida. Conosco bene le contraddizioni, i problemi che dovremo affrontare. Ma ho sempre pensato che metterci al servizio di un processo più grande di noi non riduce né il ruolo né la forza del nostro partito”.
“Le primarie, almeno così sembra, alla fine si faranno; e noi, quando Pier Luigi Bersani ufficializzerà la sua scelta, saremo pronti a giocarci la nostra partita. Lo faremo per sfidare il segretario, certo, ma soprattutto lo faremo per affermare le nostre idee, per dare una scossa al partito e per provare una buona volta a rivoluzionare, e a innovare, questo Pd”.
“E però, carini, non fatevi illusioni: ché se qui noi siamo in campo non lo facciamo per partecipare, ma solo perché sappiamo che noi, oggi, in questa gara, possiamo vincere davvero”. Il sindaco di Firenze Matteo Renzi rilancia, in una intervista al ‘Foglio’, la sfida al gotha del Pd.
“Fare le primarie è la scelta giusta – aggiunge Renzi – ed è una nostra vittoria dato che noi le primarie le chiedevamo da tempo. Bersani è stato coraggioso: ha mostrato di avere fegato e intelligenza politica, e finalmente ha capito che sarebbe stato un suicidio per un partito come il nostro, che ha un bisogno disperato di innovazione, rinunciare proprio oggi, proprio in questo momento, al più grande strumento di innovazione di cui dispone il Pd.
So che non sarà uno scherzo, naturalmente”. “So – conclude Renzi – che la sfida sarà aperta e che le primarie non saranno come quelle di Firenze, e che per vincerle sarà necessario conquistare cifre mostruose, più o meno, diciamo un milione e mezzo di voti, ovvero cento volte i voti che ottenni tre anni fa a Firenze. Lo so, ma non ho paura: il nostro progetto è forte, e io ho le idee molto chiare su come poter costruire una piccola impresa”.