(9Colonne) – Washington, 22 mar – Il Chianti Classico sbarca negli States per tutelare la sua qualità. Marco Pallanti, presidente del Consorzio Vino Chianti Classico, è volato a Washington per la firma di un documento volto a tutelare e valorizzare il concetto di “denominazione di origine”. L’accordo sancisce l’alleanza fra alcune delle più importanti regioni vinicole del mondo a tutela della qualità del prodotto finale, presentando un insieme di principi miranti a educare il consumatore sull’importanza della provenienza geografica-territoriale per l’identificazione del vino. Le regioni vitivinicole del Chianti Classico (Italia), Sonoma County e Paso Robles (California), Tokaj (Ungheria), Victoria e Western Australia (Australia) si sono aggiunte all’elenco dei firmatari della Dichiarazione congiunta, che sono, per ora, i sette membri fondatori: Napa Valley, Oregon, Washington State, Walla Walla Valley, Champagne, Porto e Jerez. Nella dichiarazione in sostanza non si fa che affermare un principio molto semplice: ciò che è scritto sull’etichetta deve corrispondere a ciò che è contenuto nella bottiglia.