Società

Patto migranti non funziona, salgono sbarchi in Europa dalla Turchia

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Che il clima politico fra Unione Europea e Turchia sia cambiato sembra evidente anche alla massa di migranti nuovamente arrivati dalle coste turche in Grecia: dopo mesi di relativa quiete in seguito al patto sui migranti, circa un migliaio di persone sono sbarcate illegalmente in Ue nel corso della scorsa settimana.

Le ragioni di questo ritorno alla rotta percorsa, un anno fa, da migliaia di richiedenti asilo in prevalenza siriani e afghani, sono molteplici. Le più banali sono l’appropinquarsi dell’inverno, che spinge ad affrettare i tempi per la traversata, oppure la riduzione a un terzo circa dei costi originari per il “passaggio” dell’Egeo.

Eppure, è difficile non notare come in seguito al fallito golpe su Ankara i termini degli accordi fra Ue e Turchia, che un tempo agivano da forte deterrente per fuggiaschi e migranti economici, stiano perdendo pezzi per strada. A cominciare dal fatto che i rimpatri dei siriani dalla Grecia alla Turchia, l’elemento chiave per scoraggiare la pericolosa traversata, vengono operati raramente. Per questo, come testimoniano alcuni migranti intervistati dal New York Times, vale la pena tentare di partire.

Non solo: sempre a quanto apprende il New York Times, la speranza di alcuni resta sempre quella di raggiungere la Germania, nonostante le varie frontiere sigillate che si frappongono fra la Grecia e il Nord Europa; come? Offrendo mazzette alla polizia, un vero e proprio investimento sul futuro.

Fra i nodi che rischiano di far naufragare definitivamente gli accordi tra Ankara e Bruxelles c’è anche la promessa dell’accesso senza visto, per i residenti turchi, nell’Ue; la Turchia su questo si aspetta sviluppi decisivi entro ottobre, a prescindere dalle purghe e dal dubbio rispetto dei diritti del cittadino avvenuti dopo il tentato golpe, che alcuni sospettano esser stato un clamoroso pretesto per una svolta autoritaria bramata da tempo. La minaccia è stata esplicita: o l’Europa rispetta i patti sul visto o sui migranti la collaborazione termina. Per cercare una mediazione l’Alto rappresentante europeo per gli Affari esteri, Federica Mogherini, è stata in visita nel Paese la scorsa settimana.