Roma – “Il tema del credito e’ diventato un super-tema perche’ si e’ concentrata una serie di cause gravi: la mancanza di liquidita’, l’aumento delle sofferenze, le regole bancarie che hanno tolto altro capitale alle banche e si e’ creato un vero e proprio credit crunch”. Lo ha ammesso il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, nel corso di un’audizione alla Camera davanti la commissione Bilancio.
Le dichiarazioni del ministro non promettono nulla di buono: “Siamo nel pieno di una seconda recessione e questo trend, se dobbiamo prendere per buone le previsioni, durera’ tutto l’anno”. Poi, la precisione: “siamo in una situazione di non credita da molto tempo”.
Cosa di può fare per risolvere l’impasse in cui l’economia italiana è scivolata ormai da anni? L’ex numero uno di IntesaSanPaolo afferma che, in tema di infrastrutture, l’idea e’ quella di poter vedere nel corso dei prossimi mesi un 40-50 miliardi di euro di lavori indirizzati e il piu’ possibile avviati”.
Sul tema del credit crunch in Italia, è da settimane se non mesi che WSI avverte sulla pericolosa spirale in cui l’economia del paese si trova bloccata. L’articolo più recente è quello pubblicato ieri, che affronta di nuovo la delicata questione di un’economia reale, famiglie e imprese, assetata di fondi delle banche, che però, a dispetto della maxi iniezione di liquidità firmata Bce, non arriva, e viene utilizzata solo per tenere in piedi le istituzioni varie, o per far salire artificialmente il valore dei bond italiani.
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