Società

PARTENZA IN ROSSO PER I MERCATI AMERICANI

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Avvio negativo per i mercati americani che, sulla scia di una sfilza di ‘downgrade’ e brutte notizie sul fronte societario, sembrano intenzionati a proseguire il trend al ribasso di ieri . Intanto il movimento di recupero del prezzo del greggio segnalato ieri prosegue anche questa mattina. Il mercato attende i prossimi dati sulle scorte americane, mentre le tensioni e le incertezze sul fronte Iraq continuano a fare la loro parte.

A livello societario, a deludere gli investitori sono stati in particolare i downgrade arrivati su colossi come Microsoft (MSFT – Nasdaq) e Amazon.com (AMZN – Nasdaq) e su settori come il retail e le infrastrutture wireless . Pesa inoltre la cautela di Home Depot (HD – Nyse) sulle prospettive dei profitti e la preoccupazione degli analisti che General Electric (HD – Nyse) registrera’ un pesante onere sul bilancio, fattore che ha portato Salomon Smith Barney a tagliare le previsioni sull’utile per azione del gruppo relativo al 2003.

“Abbiamo bisogno di profitti – ha dichiarato Art Hogan, chief market analyst per Jefferies & Co. – mentre le notizie societarie attuali sono relativamente negative”.

Sul fronte macroeconomico, non hanno avuto un grande impatto sui mercati i dati rivelatisi essenzialmente in linea con le stime annunciati prima dell’apertura: indice prezzi al consumo di ottobre e deficit della bilancia commerciale di settembre. L’indicatore sui prezzi al consumo non fa altro che rispecchiare quanto gia’ noto dagli investitori, ovvero che e i rischi d’inflazione per il momento sono remoti.

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Tutte le notizie che pesano sui mercati

Microsoft (MSFT – Nasdaq): la banca d’affari Raymond James ha ridotto il giudizio del colosso software sulla base della valutazione.
Amazon.com (AMZN – Nasdaq): la banca d’affari Bear Stearns ha ridotto il rating del colosso Internet a ‘Peer Perform’ sulla base della valutazione.
General Electric (GE – Nyse) gli analisti prevedono che il colosso industriale registrera’ un onere di $1-$2 miliardi. Salonon Smith Barney ha ridotto le stime sugli utili 2003.
Home Depot (HD – Nyse): il colosso retail e una delle blue chip del Dow Jones ha registrato nel terzo trimestre utili in linea con le aspettative, ma e’ stato cauto l’outlook sui prossimi risultati. Le previsioni per l’intero 2002 sono di un EPS a $1,57 leggermente inferiori a quelle degli analisti che prevedono un EPS a $1,58. Si tratta di un ulteriore colpo per gli investitori che gia’ ieri erano rimasti delusi dalle indicazioni di Wal-Mart (WMT – Nyse).
settore retail (IRH): la banca d’affari CIBC ha tagliato il giudizio su alcune societa’ di retail tra cui Charlotte Russe (CHIC – Nasdaq), Charming Shoppes (CHRS – Nasdaq)), Finish Line (FINL – Nasdaq)), Children’s Place (PLCE – Nasdaq),Circuit City (CC- Nyse) e Tweeter (TWTR – Nasdaq)
► settore hardware: Joseph Tucci, l’amministratore delegato del colosso dell’archiviazione dati EMC (EMC – Nyse) ha detto di non vedere ancora segni di ripresa per l’information technology. Notizia positiva invece per IBM (IBM – Nyse) che costruira’ supercomputer per il Dipartimento di Energia Usa.
Texas Instruments (TXN – Nyse): Banc of America ha annunciato di essere scettica sulle possibilita’ di crescita del business del colosso chip sulla scia del meeting che il gruppo ha tenuto durante la seduta di lunedi’.
infrastrutture wireless (YLS): la banca d’affari CSFB ha ridotto il giudizio del settore a ‘Underweight’ sottolineando che il comparto soffrira’ la competizione agguerrita delle rivali asiatiche. Oltre a questo fattore, deterrente della crescita sara’ la continua debolezza della spesa per infrastrutture e la convinzione che le valutazioni riflettono gia’ i fattori stagionali del quarto trimestre.
Schering-Plough (SGP – Nyse): la banca d’affari Raymond James ha ridotto il rating sulla societa’ farmaceutica a ‘market perform’ sulla base della valutazione e ne ha tagliato il target price a $24.
Biogen (BGEN – Nasdaq): la ban (CGNE – Nasdaq) sulla base della valutazione.
► media (DJ_MED). Il colosso EMI prevede un calo delle vendite per la divisione musica. La notizia influisce negativamente su AOL Time Warner (AOL – Nyse).

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