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PARMACRACK, VIA ALLA PRIMA CAUSA COLLETTIVA

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(www.comitatoparmalat.com)

Il Comitato Parmalat ha presentato la sua prima causa civile collettiva per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dai risparmiatori che hanno investito in titoli Parmalat. La causa è stata depositata presso il Tribunale di Parma nei confronti di tre banche che hanno collocato titoli del gruppo di Collecchio, della Consob, delle due società di revisione Grant Thornton e Deloitte Touche, e nei confronti dei precedenti amministratori e sindaci di Parmalat Finanziaria dal 2001.

TRE BANCHE NEL MIRINO – Le tre banche, è stato detto in una conferenza stampa, sono Banca del Monte Parma, la Cariparma (gruppo Intesa ‹BIN.MI›) ed il Credit Suisse, e sono state individuate semplicemente perché gli undici risparmiatori che hanno fatto questa prima causa hanno comprato i titoli proprio in queste banche.

NUOVI INTERROGATORI – È stata interrogata, davanti al gip di Parma Piero Rogato, Donatella Alinovi, la moglie dell’ex direttore finanziario di Parmalat, Fausto Tonna, arrestata nei giorni scorsi per riciclaggio per via di un’operazione, ritenuta sospetta, da 850 mila dollari movimentati.

Altro interrogatorio anche per un altro dei manager Parmalat, Alberto Ferraris, indagato dagli inquirenti milanesi. Ferraris sarebbe anche stato sentito sui rapporti tra Parmalat e le banche, nel periodo in cui era legato sia al gruppo di Collecchio sia a Citigroup. Gli sono state anche poste delle domande in base alle dichiarazioni messe a verbale dal suo predecessore, l’altro ex direttore finanziario Fausto Tonna.