Società

PARMACRACK, LA FINANZA ESIGE DOCUMENTI DA FAZIO

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

La Banca d’Italia “ha messo a disposizione” della Guardia di finanza documenti che le erano stati chiesti sui crac Cirio e Parmalat. Questa la precisazione di via Nazionale dopo le indiscrezioni di stampa che parlavano di una visita delle Fiamme gialle nella tarda mattinata di ieri a Palazzo Koch. I militari poi sono andati anche alla sede della Consob.

L’acquisizione di documenti è stata disposta dalla procura di Roma nell’ambito di un’attività di indagine sul collocamento di prestiti obbligazionari emessi dalla Parmalat spa e dalle società che ruotano nella sua orbita. L’obiettivo dei magistrati non sarebbe stato dunque avviare l’indagine per verificare se i meccanismi di controllo e di vigilanza sia sugli istituti di credito che in Borsa abbiano regolarmente funzionato oppure no nei due crac.

Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che ha in corso da mesi un braccio di ferro con il governatore di Bankitalia Antonio Fazio, non ha voluto commentare l’episodio. Ai cronisti che gli facevano notare come la Guardia di finanza dipenda da lui, ha risposto: “Dipende dalla legge non da me…”.

Una nota della Banca d’Italia spiega che “sulla vicenda Cirio è in atto da tempo una stretta collaborazione della Banca d’Italia con l’autorità giudiziaria” e “analoga collaborazione è avviata per il caso Parmalat, in relazione al collocamento di titoli presso il pubblico”.

L’eco dell’iniziativa della procura di Roma è arrivato al Palazzo di giustizia di Milano ai pm che indagano su Parmalat. I magistrati fanno sapere, senza dichiararlo ufficialmente, di essere interessati all’acquisizione di quei documenti. L’iniziativa, comunque, non riguarda la procura di Milano che oggi non avrebbe intenzione di compiere atti istruttori dopo l’interrogatorio di oltre sei ore, in ospedale, di Calisto Tanzi e la perquisizione in due sedi milanesi di Deutsche Bank.

PARMALAT: INDAGINI GDF A ROMA SU COLLOCAMENTO OBBLIGAZIONI

————————————————-
24 Gennaio 2004 13:33 ROMA (ANSA)

(ANSA) – ROMA, 24 GEN – L’acquisizione di documenti compiuta ieri da parte della Guardia di Finanza presso la sede centrale di Bankitalia e della Consob è stata disposta dalla procura di Roma, secondo quanto si è appreso, nell’ambito di un’attività di indagine sul collocamento di prestiti obbligazionari emessi dalla Parmalat spa e dalle società che ruotano nella sua orbita.

L’acquisizione di documenti eseguita ieri, invece, sempre secondo quanto è stato possibile apprendere, non ha avuto come oggetto specifico una presunta omessa o carente vigilanza da parte di Bankitalia e Consob sul crac Parmalat. Le indagini della Guardia di Finanza sono svolte dal Nucleo speciale di polizia valutaria.