(WSI)- Secondo il Viminale, il Nord è la zona d’Italia nella quale si registra la maggiore infiltrazione mafiosa nel sistema economico (i reati di riciclaggio di denaro sporco nell’ultimo quinquennio sono stati 2362, 1732 al Sud e 1362 al Centro). Ed è la parte del Paese nella quale c’è il maggior vuoto di organico delle forze di polizia impegnate “nel controllo del territorio”: mancano 7250 unità fra polizia carabinieri e guardia di finanza a fronte di un deficit di 4595 unità al Centro e di 3762 al Sud.
Questi dati riservati del ministero dell’Interno sono oggi una ulteriore conferma di quanto denunciato nei giorni scorsi dallo scrittore Roberto Saviano secondo il quale “non c’è nessuna strategia per contrastare il dilagare dell’imprenditoria mafiosa che investe i suoi capitali soprattutto al Nord”.
Ecco la mappa dell’infiltrazione mafiosa nel tessuto finanziario imprenditoriale italiano che emerge incrociando i dati dei reati di riciclaggio di denaro sporco con la carenza di organico delle forze dell’ordine dedicate all’attività di contrasto alla criminalità.
Nella classifica delle Regioni, è la Campania al primo posto per riciclaggio (850 indagini negli ultimi 5 anni). Ma è la Lombardia, seconda con 796 reati, ad avere il record negativo del maggior vuoto di organico delle forze dell’ordine. Nella Regione del ministro dell’Interno Roberto Maroni mancano infatti complessivamente 2100 addetti alla sicurezza, in particolare 916 finanzieri che sono i militari specializzati nel contrasto alla criminatlità finanziaria.
Al terzo posto per numero di reati di riciclaggio c’è il Lazio (741 in 5 anni), Regione che ha la maggior carenza di poliziotti e carabinieri (2027), proprio mentre l’Osservatorio regionale sul monitoraggio del credito della Prefettura di Roma lancia l’allarme usura.
“L’usura – si legge nell’ultimo rapporto della Prefettura – registra un crescente incremento nella Regione Lazio: le province maggiormente esposte sono Roma e Frosinone. Specie nell’Agro Pontino, il fenomeno dell’usura viene gestito dalla criminalità organizzata”.
L’altra regione con maggior carenza di organico di agenti è il Piemonte dove ci sono stati in 5 anni 298 episodi di riciclaggio: qui mancano 1571 fra polizia e carabinieri, e 483 finanzieri.
In Liguria dove nell’ultimo quinquennio il riciclaggio è stato individuato 465 volte, le “fiamme gialle” che mancano all’appello sono 328, 700 gli agenti e i militari dell’Arma. Difficile la situazione anche in Veneto dove i reati di riciclaggio negli ultimi 5 anni sono stati 220, il vuoto di organico delle forze dell’ordine ammonta a 751 poliziotti e carabinieri, e 466 finanzieri.
“Al Nord – commenta Enzo Letizia, segretario dell’Associazione funzionari di polizia – dove si verifica il 43 per cento dei reati di riciclaggio, è concentrato quasi il 50 per cento della carenza di organico delle forze di polizia dell’Italia”.
“L’infiltrazione mafiosa nel mondo economico – aggiunge Letizia – si individua solo attraverso sofisticate indagini di polizia giudiziaria per fare le quali occorrono uomini e investimenti”. “Ma in questi ultimi anni – denuncia il segretario dell’Anfp – non ci sono stati né investimenti in mezzi e strumenti idonei al contrasto dei reati finanziari, né assunzioni di personale tali da far fronte ai gravi vuoti della pianta organica operativa”. “È grave – conclude Letizia – che in Lombardia, sede della Borsa italiana, manchino 1200 fra poliziotti e carabinieri, ma soprattutto quasi mille finanzieri negli uffici operativi nei quali si perseguono, in particolare, l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro mafioso”.
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