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Parlamento Ue, fine del gruppo degli euroscettici di M5S e Ukip

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NEW YORK (WSI) – È saltato, a causa della defezione di un suo membro, il gruppo europarlamentare Efdd (Europa della libertà e della democrazia diretta), in cui sedevano fino a oggi 17 eurodeputati eletti dal Movimento 5 Stelle. Lo ha annunciato con un tweet, oggi a Bruxelles, il capo del Servizio stampa del Parlamento europeo Jaume Duch.

L’europarlamentare lettone Iveta Grigule «ha lasciato il gruppo Efdd oggi. L’Efdd non ha più membri da almeno sette Paesi, dunque è stato dichiarato dissolto oggi», scrive Duch nel suo tweet. L’entrata dei grillini nell’Efdd, il gruppo degli ultra euroscettici britannici dell’Ukip di Nigel Farage, fortemente voluto dalla leadership del Movimento (Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio), aveva provocato forti malumori e dissensi nella base e anche fra gli stessi eletti all’Europarlamento, che lo avevano considerato un matrimonio forzato, viste le posizioni anti ambientaliste, nucleariste, e fortemente liberiste e pro-business dell’Ukip.

Ma, in seno all’Efdd, non mancano le polemiche. L’europarlamentare lettone, scrive in una nota il gruppo, «è stata ricattata dal Ppe e dai socialisti europei». Critico l’Ukip. «È chiaro – dice Farage – che il Parlamento europeo non segue la pratica di lungo termine di dividere le presidenze e le partecipazioni alle delegazioni secondo il metodo proporzionale. Se è corretta la nostra comprensione degli eventi, il presidente Schulz sarebbe più adatto a presiedere il parlamento di una repubblica delle banane. Credo che questo episodio sia un esempio di faziosità politica su scala straordinaria».

Lo scioglimento del gruppo Efdd, secondo la nota, «ha enormi conseguenze tanto per il finanziamento quanto per il tempo di parola dei parlamentari euroscettici». «Provocando il collasso del gruppo l’establishment del Parlamento si è garantito che i parlamentari avranno meno tempo di parola – è scritto nella nota – e Nigel Farage dovrà lasciare il posto di prima fila da cui ha lanciato i suoi attacchi più devastanti».

Nel comunicato si sostiene che la deputata lettone «ha firmato la lettera di dimissioni stamani nell’ufficio di Martin Schulz» e si ricorda che i membri del gruppo «sono stati sistematicamente esclusi» dalle cariche parlamentari dall’alleanza di popolari, socialisti e liberali che hanno creato un «cordone sanitario» attorno agli esponenti del gruppo euroscettico.

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