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Parla il guru: BRIC, il toro è già qui e si scatenerà ancora

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In un momento in cui si sente parlare ormai ogni giorno della crisi europea, dei debiti europei, e della disfatta del Vecchio Continente, per chi investe forse è meglio focalizzare l’attenzione su aree che, a dispetto dei gufi, rimangono molto appetibili.

E’ la parola d’ordine proferita da Mark Mobius, di Templeton Asset Management, che in un’intervista a Bloomberg vede l’Eldorado nei paesi emergenti, a dispetto delle incertezze che minacciano in questo momento i fondamentali della congiuntura globale.

Brasile, Russia, India e Cina, ovvero l’area Bric: è nei titoli azionari di questi paesi che il fondo sta continuando a fare acquisti.

“Non credo affatto a chi dice che stiamo entrando in un mercato orso (nelle economie emergenti) – spiega Mobius, presidente esecutivo del fondo con sede a Singapore – Ciò a cui stiamo assistendo è solo una correzione di una fase toro di mercato, che continuerà”.

Il riferimento è alla performance dell’indice Msci Emerging Markets, che dallo scorso 15 aprile è sceso del 15%, scontando sia i timori sull’adozione di una politica monetaria restrittiva da parte della Cina sia lo spettro dei deficit dell’Europa.

Da segnalare però che lo stesso indice è balzato del 96% dal minimo di quattro anni testato nell’ottobre del 2008 e, solo nella giornata di ieri, ha guadagnato il 3,2%, recuperando dalla flessione più forte sofferta dal marzo del 2009.

“Quando arriverà il momento, i mercati emergenti segneranno un recupero notevole e ancora più veloce”, anticipa Mobius, il cui fondo sta acquistando titoli azionari anche di altri paesi emergenti, come Dubai e Egitto.

E riguardo alla Corea del Sud, l’investitore veterano sottolinea che Templeton non ha ridotto le partecipazioni nelle società del paese che ha acquistato, in quanto esse, che al momento dell’acquisto si sono confermate “relativamente poco costose”, potrebbero beneficiare della ripresa economica attesa per la nazione asiatica.