ROMA (WSI) – Il giorno prima degli attacchi contro Parigi i governi occidentali erano stati avvertiti dai servizi segreti iracheni; e, in particolare, un alert era stato rivolto proprio alla Francia. Gli 007 hanno riferito che gli attentati sono stati preparati a Raqqa, in Siria, città che i caccia francesi, in queste ore, stanno bombardando.
Identificata la mente degli attentati coordinati a Parigi: secondo l’Associated Press si tratta di Abdelhamid Abaaoud, di nazionalità belga.
L’Isis ha creato una unità ad hoc dedicata agli attentati all’estero, contro gli Stati Uniti e l’Europa occidentale. Nel caso della Francia, il massacro sarebbe stato ordinato dallo stesso Califfo dell’Isis, Al-Baghdadi. La Francia ha arrestato 23 persone dagli attentati di venerdì scorso, 13 novembre.
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L’Isis ha reso noto che i bombardamenti francesi non hanno fatto vittime e che i target colpiti erano in realtà “siti abbandonati”.
L’Isis ha reso noto che i bombardamenti francesi non hanno fatto vittime e che i target colpiti erano in realtà “siti abbandonati”.
Il presunto terrorista ricercato, Salah Abdeslan, è fratello di uno dei terroristi che hanno perso la vita. Si ritiene che Salah, 26 anni, abbia noleggiato una Polo Volkswagen nera utilizzata dal gruppo che ha attaccato il teatro Bataclan. E’ nato e vissuto in Belgio ma è di nazionalità francese. Nelle ore successive agli attacchi, l’uomo, insieme ad altri due, è stato fermato al confine con il Belgio ma è stato lasciato andare in quanto il suo nome, così come i nomi degli altri passeggeri, non era stato ancora reso pubblico.
Il premier britannico David Cameron ha affermato che ci sono segnali che lasciano sperare sul raggiungimento di un accordo internazionale per attaccare l’Isis in Siria.
Il premier francese Manuel Valls ha reso noto che sono almeno 150 i raid francesi contro le postazioni dell’Isis, in Siria. A Tolosa, arrestate almeno tre persone nella notte tra domenica e lunedì nel raid contro il terrorismo. La polizia ha precisato che si tratta di raid anti-terroristici non connessi con i fatti di Parigi. Arresti anche a Lione, cinque in manette. Le autorità hanno fatto riferimento a un “arsenale di guerra”, stando a quanto riporta BMFTV. In tutto tredici raid sono stati lanciati nell’area di Lione e nel comune di Villefranche-sur-Saone, appena a nord di Lione.
Sul dialogo con la Russia, il premier britannico David Cameron si è così espresso: “E’ difficile. Abbiamo punti di vista profondamente diversi. Ma inizierò a dialogare con Vladimir Putin riguardo alle questioni su cui siamo d’accordo, ovvero sul fatto che l’Isis, e questo estremismo radicalizzato dell’Islam, è una minaccia per la Russia – e forse più di una minaccia per la Russia – così come per l’Europa. E nelle dichiarazioni della scorsa notte, Vladim Putin ha riconosciuto tale fatto. Il disaccordo risiede nel fatto che secondo noi Assad dovrebbe andare via una volta per tutte, mentre ovviamente la Russia la pensa in modo molto differente.
Le autorità di Parigi hanno identificato i due kamikaze Ahmad Al Mohammad e Samy Amimour. Ahmand è il kamikaze che ha colpito lo Stade de France, e la sua identità è stata ora confermata con quella che risulta dal passaporto siriano rinvenuto accanto al suo cadavere. E’ nato il 10 settembre del 1990 a Idlib, Siria, secondo il passaporto. E’ stato poi registrato con lo status di rifugiato nell’isola greca Leros, lo scorso 7 ottobre, Samy, uno dei kamikaze che si sono fatti esplodere nel teatro Bataclan, era nato il 15 ottobre del 1987 a Parigi, nella periferia a nord est di Drancy. Era noto alle forze dell’ordine.
Pare sarebbe – il condizionale è ancora d’obbligo – finito in manette Salah Abdeslam, uno dei terroristi coinvolto negli attacchi di Parigi, che le autorità francesi non hanno fermato al confine franco-belga, in quanto non ancora a conoscenza dell’alert per la sua cattura. L’arresto, secondo quanto riportano i media belgi, sarebbe avvenuto nella periferia di Bruxelles, a Molenbeek.
Bernard Cazeneuve, ministro degli Interni della Francia, ha affermato che 104 persone sono state poste agli arresti domiciliari, come conseguenza di una serie di 168 raid delle forze dell’ordine che sono stati lanciati nelle ultime ore. Confermato l’arresto di 23 persone.
Un funzionario turco ha riferito al Guardian che le autorità francesi erano state informate per ben due volte dell’identità del kamikaze Omar Ismail Mostefai, espressamente dalla Turchia. Mostefai, che era entrato in Turchia nel 2013, si è fatto esplodere all’interno del teatro Bataclan. Il 10 ottobre del 2014 la Turchia ricevette dalla Francia una richiesta di informazioni su quattro sospetti di terrorismo. Ma tra i quattro non compariva il nome di Mostefai. Le sue generalità vennero comunicate poi alla Francia dalla Turchia nel dicembre del 2014 e nel giugno del 2015. “Tuttavia, non ricevemmo alcuna risposta dalla Francia”. E’ “stato solo dopo gli attacchi di Parigi che le autorità turche hanno ricevuto una richiesta di informazioni su Omar Ismail Mostefai dalla Francia”, ha precisato la fonte.
Ancora in corso i raid della polizia a Bruxelles. Azione a Rue Delaunoy, forze di polizia sono sul tetto di un edificio, dirette verso il n. 47. Intanto Le Figaro, quotidiano francese, ha pubblicato un’immagine per fare un recap delle operazioni condotte finora dalle forze di polizia transalpine.
Un minuto di silenzio a Parigi per ricordare le vittime della strage che si è consumata nella città venerdì scorso, 13 novembre. Centinaia di persone si sono radunate nei luoghi colpiti dagli attentati. Presente il presidente francese Francois Hollande, insieme a una folla di studenti dell’Università Sorbona. In Place de la Republique, e anche in altri siti, la folla ha cantato la Marsigliese alla fine del minuto di silenzio.
I media del Belgio hanno reso noto, citando le autorità nazionali, che la persona arrestata stamattina dalla polizia a Molenbeek
non è in realtà Salah Abdeslam.
Le Monde ha pubblicato in un’infografica la ricostruzione dell’attentato alla sala concerti Bataclan, dove è avvenuta una vera e propria carneficina. Nell’attacco sono morte 89 persone.
Ancora in corso i raid della polizia a Bruxelles. Azione a Rue Delaunoy, forze di polizia sono sul tetto di un edificio, dirette verso il n. 47. Intanto Le Figaro, quotidiano francese, ha pubblicato un’immagine per fare un recap delle operazioni condotte finora dalle forze di polizia transalpine. Sono state condotte ispezioni non solo a Parigi, ma anche a Tolosa, Grenoble e lungo il confine con il Belgio, da dove si pensa fosse stata organizzata l’operazione terroristica e dove stanno continuando stamattina perquisizioni e arresti.
Le agenzie di stampa hanno appena reso noto che Mohamed Abdeslam, fratello di Salah Abdeslam – tuttora ricercato – e di Ibrahim Abdeslam, morto nel corso degli attacchi di venerdì a Parigi, è stato rilasciato dalla polizia. Mohamed è una delle quattro persone rilasciate delle sette arrestate originariamente dalla polizia belga negli ultimi giorni in relazioni agli attentati di Parigi.
Va ricordato che in precedenza le autorità avevano riferito di aver identificato almeno cinque persone tra i possibili attentatori: Salah Abdeslam, Ibrahim Abdeslam, fratello di
Salah, Omar Ismaïl Mostefai, Ahmad Al Mohammad e Samy Aminour.
Ancora in corso i raid della polizia a Bruxelles. Azione a Rue Delaunoy, forze di polizia sono sul tetto di un edificio, dirette verso il n. 47. Intanto Le Figaro, quotidiano francese, ha pubblicato un’immagine per fare un recap delle operazioni condotte finora dalle forze di polizia transalpine. Sono state condotte ispezioni non solo a Parigi, ma anche a Tolosa, Grenoble e lungo il confine con il Belgio, da dove si pensa fosse stata organizzata l’operazione terroristica e dove stanno continuando stamattina perquisizioni e arresti.
Le agenzie di stampa hanno appena reso noto che Mohamed Abdeslam, fratello di Salah Abdeslam – tuttora ricercato – e di Ibrahim Abdeslam, morto nel corso degli attacchi di venerdì a Parigi, è stato rilasciato dalla polizia. Mohamed è una delle quattro persone rilasciate delle sette arrestate originariamente dalla polizia belga negli ultimi giorni in relazioni agli attentati di Parigi.
Va ricordato che in precedenza le autorità avevano riferito di aver identificato almeno cinque persone tra i possibili attentatori: Salah Abdeslam, Ibrahim Abdeslam, fratello di Salah, Omar Ismaïl Mostefai, Ahmad Al Mohammad e Samy Aminour.
Bernard Cazeneuve, ministro degli Interni della Francia, ha affermato che 104 persone sono state poste agli arresti domiciliari, come conseguenza di una serie di 168 raid delle forze dell’ordine che sono stati lanciati nelle ultime ore. Confermato l’arresto di 23 persone.
Le agenzie di stampa hanno appena reso noto che Mohamed Abdeslam, fratello di Salah Abdeslam – tuttora ricercato – e di Ibrahim Abdeslam, morto nel corso degli attacchi di venerdì a Parigi, è stato rilasciato dalla polizia. Mohamed è una delle quattro persone rilasciate delle sette arrestate originariamente dalla polizia belga negli ultimi giorni in relazioni agli attentati di Parigi.
Va ricordato che in precedenza le autorità avevano riferito di aver identificato almeno cinque persone tra i possibili attentatori: Salah Abdeslam, Ibrahim Abdeslam, fratello di Salah, Omar Ismaïl Mostefai, Ahmad Al Mohammad e Samy Aminour. La mente dietro agli attacchi sarebbe il belga Abdelhamid Abaaoud. Al momento sembra che si trovi in Siria.
Mentre diversi Stati Usa hanno annunciato che non accetteranno più di accogliere rifugiati provenienti dalla Siria, citando motivi di sicurezza, Barack Obama dal G20 ha detto che sarebbe sbagliato rinunciare ai propri principi di solidarietà in questo momento.
Il presidente Usa ha anche aggiunto che mandare truppe di terra in Siria sarebbe un errore e che lo Stato Islamico va sconfitto in un altro modo. “Non è quello che consigliano di fare gli strateghi militari”, ha detto il leader della Casa Bianca, giunto al suo ultimo anno di mandato.
Francia e Usa, ha detto Obama da Antalya, in Turchia, hanno stretto un nuovo accordo di collaborazione di intelligence. Hollande, da parte sua ha detto che Parigi ha chiesto “la rapida implementazione di una nuova serie di controlli coordinati e sistematici al confine” in Unione Europea.
Francois Hollande, che non si è recato in Turchia al G20 per ovvie ragioni, ha annunciato che lo stato di emergenza verrà allungato di altri tre mesi. Polizia e ministero della Difesa riceveranno più finanziamenti per poter evitare nuovi episodi di violenza.
Da Versailles il presidente franchese ha detto che “la costituzione va cambiata per adeguarsi alla guerra al terrorismo, deve consentire ai cittadini con doppio passaporto che rischiano di compiere atti di terrorismo di venire esplusi e di vietare loro l’accesso in Francia”. Idem per gli stranieri che presentano rischi per la sicurezza: “devono essere espulsi più in fretta“.
I giornali italiani stanno parlando molto nelle ultime ore di una presunta “Seat Ibiza scura” che avrebbe oltrepassato il confine da Ventimiglia a Mentone prima degli attacchi di Parigi e che sarebbe ricercata proprio in merito all’attacco terroristico di venerdì.
A giudicare dalle ultime fonti citate, l’allarme è rientrato, «L’allarme c’è stato, ma è rientrato. Non abbiamo tracce del passaggio, o della presenza, di quel veicolo sul territorio italiano», ha detto il questore vicario di Torino, Sergio Molino, in merito all’allarme per la presunta presenza nel nostro territorio dell’auto nera con a bordo un presunto attentatore di Parigi.
Secondo La Stampa la Seat di cui si sta parlando «avrebbe attraversato la frontiera di Ventimiglia dall’Italia alla Francia nei giorni precedenti l’attentato. Da qui il sospetto che uno degli attentatori di Parigi potrebbe ora aver deciso di fare il percorso inverso».
I giornali italiani stanno parlando molto nelle ultime ore di una presunta “Seat Ibiza scura” che avrebbe oltrepassato il confine da Ventimiglia a Mentone prima degli attacchi di Parigi e che sarebbe ricercata proprio in merito all’attacco terroristico di venerdì.
A giudicare dalle ultime fonti citate, l’allarme è rientrato, «L’allarme c’è stato, ma è rientrato. Non abbiamo tracce del passaggio, o della presenza, di quel veicolo sul territorio italiano», ha detto il questore vicario di Torino, Sergio Molino, in merito all’allarme per la presunta presenza nel nostro territorio dell’auto nera con a bordo un presunto attentatore di Parigi.
Secondo La Stampa la Seat di cui si sta parlando «avrebbe attraversato la frontiera di Ventimiglia dall’Italia alla Francia nei giorni precedenti l’attentato. Da qui il sospetto che uno degli attentatori di Parigi potrebbe ora aver deciso di fare il percorso inverso». Il falso allarme potrebbe essere nato, come spiega Il Post.it, dal fatto che già da domenica si sa che a Montreuil, in periferia di Parigi, è stata ritrovata una Seat Leon nera con a bordo tre Kalashnikov, che secondo le fonti citata da diversi media è stata usata dagli attentatori venerdì.
Caccia all’uomo da parte della polizia francese e non solo. allerta anche in Italia. Si cerca Salah Abdeslam, uno dei tre fratelli responsabili degli attentati di Parigi, che al momento è a piede libero. Nella notte raid da parte della polizia a Toulouse, Grenoble, Jeumont (al confine franco-belga), sulla base dello stato di emergenza nazionale che è stato annunciato dal presidente francese Francois Hollande. Diversi arresti in Francia, armi sequestrate a Toulouse.