Il capo dello Stato, Jacques Chirac, lo promette all’inizio dell’anno: anche in Francia, come in Usa, in Canada, e in qualche Stato europeo, sarà possibile la class action, l’azione giudiziaria portata avanti da un gruppo di consumatori, tutte vittime di una stessa ingiustizia. Ora un progetto di legge è elaborato, anche se non è definitivo, e dovrebbe essere presentato in Parlamento entro la fine dell’ anno. Sarà, naturalmente, una class action alla francese, assicura chi ne prende conoscenza, come il quotidiano Le Monde. Il provvedimento riguarderà i danni di ordine economico originati, si legge nel testo attuale, da “inadempienze contrattuali o mancate o cattive esecuzioni da uno stesso professionista relative alla vendita di prodotti o alla prestazione di servizi”. La richiesta di risarcimento dovrà essere inferiore ai duemila euro. La procedura di class action alla francese sarà in due fasi: in un primo tempo è un’associazione di consumatori che agirà, da sola, in giustizia. Poi se il giudice le darà ragione, ognuna delle persone che si ritiene vittima potrà rivolgersi contro il professionista che gli ha venduto il materiale o fornito il servizio, appoggiandosi sulla decisione di principio ottenuta dall’associazione. L’annuncio che il Governo vuole intervenire sulla questione è salutato con soddisfazione dalle stesse associazioni dei consumatori, molto potenti in Francia, come Ufc-Que Choisir, la Clcv, Famiglie di Francia, anche se si rammaricano del fatto che vengano presi in considerazione solo i danni economici e non quelli fisici. Contraria al provvedimento è invece la Confindustria, che teme, secondo Le Monde, “un’eccessiva litigiosità giudiziaria della vita economica”. Ma il progetto, fanno notare al ministero dell’Economia, “non è definitivo”. Sarà al centro di discussioni interministeriali, in particolare con gli esperti della giustizia, per tutta l’estate. Il provvedimento dovrebbe essere inoltre inserito all’interno di un progetto di legge più complessivo sui consumi, anche questo in via di definizione. Poi il tutto sarà presentato in Parlamento entro fine anno. E qui comincerà la vera discussione che porterà alla stesura finale. Oltre alle associazioni dei consumatori si stanno mobilitando personalità politiche, giuristi ed economisti. Il principale partito d’opposizione, quello socialista, è pronto a depositare una sua proposta di legge, “più innovatrice”, secondo il deputato Arnaud Montebourg. “E un primo passo – afferma il parlamentare – verso la responsabilizzazione delle imprese che dispongono oggi di un potere eccessivo”. Chirac vuole che la riforma venga approvata in questa legislatura, prima cioè della primavera del prossimo anno, quando le camere verranno sciolte.
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