New York – La Svizzera e’ in testa alla classifica dei paradisi fiscali, con tre paesi europei che figurano nella top 10 stilata dall’organizzazione “Tax Justice Network”. Usa e Germania conquistano rispettivamente il quinto e nono posto. L’Italia si piazza 35esima, tra Liechtenstein e Isola di Man.
Il Regno Unito e’ tredecesimo ma potrebbe essere classificato molto piu’ in alto se Londra non fosse stata separata dalle sue isole satelliti, come Jersey (settima) e Guernsy.
La seconda edizione dell'”indice di opacita’ finanziaria” e’ stato presentato dall’Ong in occasione di una conferenza stampa internazionale sul G-20.
Senza pretendere di essere “perfetta”, la classifica si rifa’ a 15 indicatori che permettono di valutare i flussi di finanze illegali e determinare quale sistema facilita piu’ la corruzione.
Le informazioni sono state raccolte e rielaborate dal FMI, dal Gafi (Gruppo di Azione finanzieria, un organismo intergovernativo) e talvolta dagli stessi paesi.
Una delle maggiori soprese e’ vedere Stati Uniti e Germania cosi’ in alto in classifica. Solo isole Caïman (seconde), Lussemburgo (terzo) e Hong kong (quarto posto) fanno “peggio” di Washington.
Il punteggio non e’ molto migliore per Berlino, che si piazza al nono posto. Crticata dall’Ocse per gli scarsi risultati nella lotta contro il riciclaggio di denaro sporco, la Germaia ha risposto votando una legge che cerca di rimediare in questo senso e la cui entrata in vigore e’ avvenuta lo scorso maggio, in concomitanza con la fase finale di preparazione della classifica.
I primi 20 paradisi fiscali:
1- Svizzera 11- Isole Vergini britanniche
2- Isole Caiman 12- Bermuda
3- Lussemburgo 13- Regno Unito
4- Hong Kong 14- Panama
5- Stati Uniti 15- Belgio
6- Singapore 16- Isole Marshall
7- Jersey (isola satellite UK) 17- Austria
8- Giappone 18- Emirati Arabi Uniti
9- Allemagne 19- Bahamas
10- Barhein 20- Cipro