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P4: Papa scaricato dal PdL, non ci sta. Ma finira’ in manette

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Roma – Ci sarà la richiesta di arresto di Alfonso Papa, il deputato del Pdl coinvolto nell’inchiesta sulla cosiddetta P4, al centro della prima riunione del gruppo del Pdl alla Camera con il premier Silvio Berlusconi e il neo segretario politico Angelino Alfano, ministro della Giustizia ancora in carica: l’assemblea pidiellina, si terrà alla vigilia dell’audizione in giunta per le autorizzazioni di Papa.

Il deputato ieri, in un’intervista al “Corriere della Sera”, aveva assicurato: “Io sono sereno. Io, in questa tragica vicenda, sono la vittima” e mercoledì “avrò finalmente la possibilità di ristabilire la verità”. Riunione delicata visto che nello stesso Pdl cresce la tentazione di non difendere il deputato.

La proposta del relatore Francesco Paolo Sisto di negare l’autorizzazione alla custodia cautelare in carcere rischia di non avere i numeri in giunta dove la prossima settimana, entro il 15 luglio, si andrà al voto: sulla carta la maggioranza può contare su 11 voti (7 Pdl, 2 Lega, un responsabile, un deputato del gruppo Misto) contro 10 dell’opposizione (2 Fli, un Idv, 5 Pd e 2 Udc) ma il Carroccio per bocca del suo leader Umberto Bossi il 29 giugno scorso ha dichiarato: “Penso voteremo sì all’arresto”. Un voto quello dei membri leghisti della giunta Paolini e Follegot che ribalterebbe la situazione dando il primo via libera all’arresto.

Ancora più incognite peseranno poi sul voto che l’aula sarà chiamata a esprimere sul parere della giunta: il voto può essere, a richiesta, segreto ma nel Pdl c’è già chi ha dichiarato pubblicamente di essere a favore dell’arresto di Papa. Santo Versace per esempio.

Mentre il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha sottolineato che sulla questione “non c’è alcun vincolo di maggioranza”. E non è escluso infatti che nel corso dell’assemblea dei deputati del Pdl, venga messa sul tavolo l’ipotesi di lasciare libertà di coscienza: “Nessuno può dare una linea – ha spiegato Sisto – i deputati verranno dettagliatamente informati sulla vicenda, senza le informazioni deviate fornite sulla stampa in questi giorni. Cercheremo di dare chiarimenti e motivazioni corrette in modo che poi ciascuno possa decidere in modo autonomo”.