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(WSI) –
Una volta ogni dodici mesi dedico la mia attenzione alle proposte d’investimento avanzate da importanti gestori. La si può anche definire una forma di competizione, o se credete un omaggio. Oppure, più semplicemente, considerarla un’occasione per divertirsi un po’.
Quest’anno l’elenco degli investment manager a cui ho rubato le idee è identico a quello dell’anno precedente. I nomi che spiccano sono Scott Black, David Dreman, Randall Eley, Mason Hawkins, Ken Heebner, David Katz e Charles Royce. La gran parte di loro è ai vertici di importanti investitori istituzionali; tutti gestiscono almeno un fondo, le cui partecipazioni devono essere rese pubbliche, per legge, due volte all’anno.
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Seleziono dunque i titoli sulla base dei report pubblicati periodicamente dai loro fondi. Preciso che i manager non hanno alcun peso sulle mie scelte e anzi, in alcuni casi, potrebbero aver già venduto le azioni da me selezionate. Ma facciamo due conti. Nei sei anni appena trascorsi il mio «Purloined Portfolio» ha realizzato un rendimento medio annuo del 21%, contro il 3,5% dello Standard & Poor’s 500 (dividendi e capital gain inclusi). Il Purloined Portfolio ha costantemente realizzato rendimenti positivi battendo sempre l’indice. L’ultimo paniere ha registrato un rendimento del 31% contro il 19% dell’S&P500.
La miglior performance è stata registrata da Abercrombie & Fitch (ANF), società attiva nella vendita di abbigliamento al dettaglio. L’idea è stata di Kenneth Heebner, classificatosi primo già nel 2004 con Petrobras. Scott Black, un esperto money manager di Boston attivo sia nel comparto private sia istituzionale, gestisce il Kobren Delphi Value Fund (KDVIX), con asset per oltre 134 milioni di dollari. Secondo gli archivi, Black ha investito l’1,7% del fondo in titoli Goldman Sachs Group (GS). Penso sia stata una mossa astuta. Ritengo, infatti, che molto difficilmente gli investitori possono farsi sfuggire una investment bank così importante che, inoltre, tratta a 11 volte gli utili.
David Dreman, mio mentore nel business dell’investment e del management, è alla guida del Dreman Value Management a Jersey City, Stato del New Jersey. Gestisce il Dws Dreman High Return Equity Fund, con asset per più di 8 miliardi di dollari. Lo scorso hanno ho selezionato dal suo portafoglio ConocoPhillips (COP). E quest’anno non posso che ripetermi. ConocoPhillips, con sede a Houston nel Texas, è una compagnia petrolifera integrata che esplora, produce, raffina e commercializza greggio e gas naturale. Inoltre produce prodotti chimici e gestisce gasdotti. Le sue quotazioni negli ultimi tre anni sono cresciute del 126%, dividendi inclusi. Tuttavia l’azione passa di mano ancora a meno di sei volte gli utili e a solo 0,45 volte i ricavi. Il dividend yield, inoltre, è pari a un interessante 2,4 per cento.
Randall Eley è ai vertici di Edgar Lomax, gruppo con sede a Springfield in Virginia. La società, oltre a essere attiva nel business dei fondi pensione, gestisce l’Edgar Lomax Value Fund, che vanta asset per 18 milioni di dollari. Eley ha investito circa il 10% delle sue risorse in due grandi gruppi farmaceutici che osservo da tempo: Merck & Co. (MRK) e Pfizer (PFE). Ritengo che tra le big farmaceutiche ci siano dei buoni affari da portare a casa. Tra le due, però, credo che la newyorkese Pfizer sia più correttamente valutata dal mercato. Scambia infatti a 13 volte gli utili e per questo ritengo che sia più appetibile di Merck, che presenta un p/e pari a 17. Inoltre il dividend yield è altrettanto conveniente, essendo pari al 2,4 per cento.
Mason Hawkins, ceo di Southeastern Asset Management, gestisce cinque fondi. Uno è il Longleaf Partners Fund da 9,5 miliardi di dollari, cogestito con Stanley Caes. A giugno il fondo deteneva una partecipazione del 4,8% nel capitale di Cemex Sab de Cv of Garza Garcia (CX sul Nyse), un produttore messicano di cemento. I ricavi sono cresciuti a 15,1 miliardi di dollari nel 2005 dai 7,1 miliardi del 2003, mentre gli utili sono aumentati a 2 miliardi di dollari dai 794 milioni del 2003. Insomma, una bella corsa. Nonostante questo, a cui si aggiunge la considerazione che il settore cementiero è un’industria ormai matura, Cemex passa di mano solamente a 10 volte gli utili.
Heebner, di Cgm Focus Fund (CGMFX) con asset di 2,3 miliardi di dollari e performance del 168% negli ultimi cinque anni, ha investito gran parte delle risorse nel rame e nell’energia. Una delle sue principali partecipazioni è quella in Phelps Dodge Corp. (PD). La società, con sede a Phoenix in Arizona, estrae rame e altri materiali. Ha incrementato le sue vendite a 8,3 miliardi nel 2005 dai 4 miliardi del 2001. Gli utili poi sono saliti a 1,56 miliardi di dollari rispetto alla perdita netta di 331 milioni registrata quattro anni prima. Ciò che sorprende di più è che il debito di lungo termine, sempre in questi quattro anni, si è ridotto a 678 milioni di dollari dai 2,5 miliardi del 2001. Ma poiché il rame è notoriamente ciclico, il titolo scambia in Borsa a meno di sette volte gli utili.
David A. Katz di Matrix Asset Advisors, con sede a New York Ciy, gestisce il Matrix Advisors Value Fund (MAVFX) con asset da 58 milioni di dollari. Detiene una partecipazione del 3,9% in American International Group (AIG). Aig, con sede a New York, è una compagnia assicurativa attiva nel ramo danni e proprietà. L’azione ha parzialmente deluso negli anni passati a causa di problemi contabili e della partenza del ceo di lungo corso, Maurice Grennberg. Attualmente la società passa di mano a 17 volte gli utili.
Charles Royce gestisce il Royce Focus Trust Fund, con asset per 157 milioni di dollari e sede a New York. A giugno deteneva una partecipazione del 2,6% in Lincoln Electric Holdings (LECO), primo produttore al mondo di attrezzature per saldature. La società è alle prese con una battaglia legale per aver utilizzato il manganese, risultato dannoso per la salute. Ma, a parte questo, sui conti il gruppo ha le carte in regola.
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