
Siena – Tassi di interesse: in area Euro ieri si è assistito ad un’altra seduta di calo per il listino azionario milanese, mentre gli altri listini europei hanno chiuso in lieve rialzo. In crescita gli spread, con quello spagnolo che ha superato i 540 pb e quello italiano i 480 pb. Il tasso decennale spagnolo ha raggiunto un nuovo record portandosi al 6,83%.
Le incertezze sul piano spagnolo, i timori per Cipro e l’attesa per le elezioni in Grecia condizionano le scelte degli operatori anche se questa mattina si sta assistendo ad un miglioramento degli spread.
Il direttore del Fmi Lagarde ha sollecitato misure concrete da parte dei politici dell’area Euro per risolvere la crisi finanziaria. Ha invitato le economie avanzate ed in particolare l’Europa a mettere a punto misure che garantiscano la stabilità e la crescita.
Il membro esecutivo della Bce, Asmussen, ha dichiarato che il mandato della Bce non può essere cambiato e che in ogni caso è adeguato alle attuali condizioni. Allo stesso tempo ha aggiunto che il fiscal compact è il primo passo per l’unione fiscale e che i problemi dell’area Euro devono essere risolti con gli strumenti attualmente disponibili.
La cancelliera Merkel durante un discorso al congresso della Cdu, ha ribadito la necessità per i paesi dell’area di cedere una parte della loro sovranità nazionale per avere “più Europa”. Prendere solo nuovi fondi a prestito non è la soluzione alla crisi, ma è necessario che gli stati proseguano sulla strada delle riforme. La cancelliera ha infine ribadito la sua contrarietà agli eurobond in questo momento.
L’agenzia di rating Fitch ha ridotto il rating di 18 istituti spagnoli.
Secondo Bloomberg, che cita due fonti vicine all’argomento, in Grecia, in vista delle elezioni del fine settimana, si è assistito ad una forte riduzione dei depositi.
Secondo quanto riportato da Bloomberg che cita il quotidiano spagnolo El mundo, il prestito agli istituti spagnoli potrà essere ripagato a partire dal 2017 ed scadrà 10 anni dopo con un interesse del 3%. Intanto Constancio, vice presidente della Bce, in un’intervista a Reuters, ha dichiarato che l’Istituto è pronto ad agire se la situazione dovesse peggiorare ulteriormente.
In un’intervista a Ft il cancelliere dello Scacchiere, Osborne, ha dichiarato che l’uscita della Grecia dalla zona Euro potrebbe essere il prezzo da pagare affinché la Germania si convinca a salvare la moneta unica.
Ieri il fondo Efsf ha effettuato un’emissione di un titolo a 25 anni per 1,5 Mld€, con cedola al 3,375%. Oggi è molto attesa l’emissione italiana di Bot a 12 mesi fino a 6,5 Mld€, mentre la Germania effettuerà la riapertura del titolo a dieci anni fino a 5 Mld€ e quella di un titolo indicizzato fino a 1 Mld€.
Negli Usa tassi di mercato in rialzo su tutta la curva in un contesto di rimbalzo delle borse, anche se con volumi non elevati. All’interno dell’indice S&P500 si sono messi in evidenza i titoli legati alle commodity, i finanziari e gli industriali.
I listini hanno beneficiato delle attese di ulteriori misure espansive da parte della Fed, anche se non mancano alcuni membri che si oppongono. Ad esempio il presidente della Fed di Atlanta, Lockhart, ha dichiarato che al momento non vede la necessità di nuove misure alla luce dei tassi di mercato sui Treasury già molto bassi.
Sul fronte macro oggi sono attesi i prezzi alla produzione di maggio ma soprattutto le vendite al dettaglio relative allo stesso mese, importanti per valutare se i consumi nel paese continuano a tirare. Il consenso di Bloomberg è per un calo dello 0,2% su base mensile.
Valute: giornata di stabilità per l’euro/dollaro, in trading range tra 1,2440 e 1,2530 senza spunti particolari. Per oggi le resistenze si collocano a 1,2530 e 1,2650, il supporto a 1,2435.
Stabile l’euro/yen al di sotto di soglia 100. Per oggi il supporto si colloca a 98,50 e la resistenza più vicina a 99,80. Poco volatile anche il dollaro/yen poco al di sotto di soglia 80.
Volatilità superiore alla media a livello giornaliero per lo yuan cinese vs dollaro, con la valuta orientale che resta però sempre prossima ai minimi da dicembre
Materie Prime: lieve calo per l’indice GSCI ER (-0,1%). Nel comparto energia andamento contrastato tra il Brent (-0,9%) ed il Wti (+0,8%). In calo i metalli industriali. Positivi i metalli preziosi con argento ed oro poco sopra l’1% di rialzo. Infine tra gli agricoli in calo il grano (-2,3%) dopo che l’Usda ha rivisto al ribasso le scorte mondiali per la stagione 2012/13, però di un ammontare inferiore a quanto il mercato si aspettava.
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