Le tensioni sul fronte Mediorientale di questi giorni hanno riportato alla ribalta l’argomento del prezzo del petrolio. Brent, Crude, prezzi spot e future. Ma come funziona veramente questo mercato? Attraverso quali dinamiche il prezzo dell’oro nero si trasmette al resto del mercato finanziario? Proviamo a fare un po’ di chiarezza.
Le diverse qualita’ di petrolio greggio
Esistono molti tipi di greggio, tuttavia i due benchmark del mercato sono il Brent e il Light Crude
- Brent: e’ il greggio estratto nel Mare del nord. La maggioranza di questa qualita’ di greggio viene raffinata in Europa, tuttavia buone quantita’ prendono anche la via del Golfo del Messico o dell’area mediteranea. Il luogo di stoccaggio e consegna e’ Sullom Voe, nelle isole Shetland.
- Light Crude: e’ in assoluto la commodity piu’ trattata essendo tradizionalmente il benchmark utilizzato negli Usa (il maggior importatore di petrolio al mondo). Questa qualita’ di greggio e’ preferita da chi raffina la materia prima per l’alto rendimento che offre e per la moltitudine di impieghi in cui si puo’ utilizzare il prodotto finito. Il tipo di Light Crude maggiormente conosciuto e’ il WTI, West Texas Intermediate. Il luogo di stoccaggio e consegna di questo tipo di greggio e’ a Cushing (Oklahoma – Usa).
Tutti i tipi di greggio estratti al mondo vengono prezzati tenendo come punto di riferimento il Brent o il Light Crude. I prezzi possono essere spot o future, tuttavia sono i secondi a rivestire maggiore importanza per il mercato finanziario. Il motivo e’ semplice. Tutte le societa’ in cui il prezzo del petrolio riveste una notevole importanza nella struttura dei costi o dei ricavi sono costrette a prendere posizione sul mercato dei derivati di questa materia prima per contenere il rischio di dover sopportare oscillazioni indesiderate.
Cosi’, per esempio, le grandi Compagnie petrolifere che devono vendere ad una scadenza futura il petrolio estratto oggi, cercheranno di coprire il rischio di ribassi indesiderati vendendo future. Allo stesso modo le Compagnie aeree che necessitano di un prezzo sicuro del carburante per calcolare il costo dei biglietti, probabilmente compreranno future per coprire il rischio di eventuali rialzi dell’oro nero.
I mercati di riferimento
I due grandi mercati di riferimento per i future sul petrolio sono Londra e New York.
- A Londra, piu’ esattamente all’IPE (International Petroleum Exchange), viene quotato il future sul Brent. La quotazione piu’ importante per questo tipo di future e’ il BWAVE (Brent Weighted Average), il prezzo medio pubblicato giornalmente per ogni scadenza sulla totalita’ dei contratti scambiati.
- A New York, piu’ esattamente al NYMEX (New York Mercantile Exchange), vengono invece scambiati entrambi i tipi di contratto, quello sul Brent e quello sul Light Crude. Qui, di norma, il primo viene scambiato per liquidazione in denaro, mentre il secondo per consegna fisica.
Su entrambe le piazze, gli investitori utilizzano inoltre diversi tipi di opzioni per bilanciare i rischi presi sui due tipi di future. A New York vengono trattate le opzioni ‘calendar spread’, per coprire il rischio sulla differenza di prezzo tra diverse scadenze dello stesso contratto, o quelle ‘Brent/WTI Crude oil spread’, per coprire il rischio sulla differenza di prezzo tra i due tipi di greggio.
Infine vale la pena di citare alcuni degli indici con cui si puo monitorare l’andamento delle societa’ legate al settore petrolifero.
- Philadelphia Oil Service Index (OSX – Philadelphia)
- Oil Index (XOI – Amex)
Entrambi gli indici sono composti da azioni di societa’ attive nella ricerca o estrazione di petrolio.
Nel Philadelphia Oil Service Index sono comprese tra le altre:
- Schlumberger (SLB – NYSE)
- Baker Hughes (BHI – NYSE)
- Halliburton (HAL – NYSE)
Mentre nell’Oil Index sono comprese tra le altre:
- BP Amoco PLC (BP – NYSE)
- Exxon Mobil (XOM – NYSE)
- Royal Dutch Peteroleum (RD – NYSE)
- Total Fina (TOT – NYSE)
*Francesco Leone e’ il responsabile dell’Ufficio Studi di Wall Street Italia