
New York – Non c’è stata alcuna notizia in particolare. Eppure sul mercato si è registrata una variazione importante. Il prezzo dell’oro è balzato di circa $15, arrivando in chiusura a $1.771,3, avvicinandosi sempre più ai massimi di sempre raggiunti lo scorso settembre (lontani ormai circa $150). Da inizio anno il gold ha registrato +13%, performance nettamente superiore rispetto a quella del mercato generale (+8,4%).
Ma se non c’è stata alcuna notizia in particolare, come mai questa variazione di forza? Domanda alla quale può esserne immediatamente affiancata un’altra: perché no? In fondo, si pensi ai programmi di politica monetaria espansiva messi in atto dalle varie banche centrali, gli stessi che hanno riportato il Dow a 13.000.
Dunque non sembra il caso di meravigliarsi dei prezzi attuali dell’oro, e del balzo registrato ieri. Si pensi poi che quando il metallo giallo si aggirava sui $1900, gli asset totali delle banche centrali erano inferiore di circa $2 trilioni rispetto a quel che sono adesso, allora e’ clamoroso che il prezzo dell’oro non sia piu’ alto.
Il balzo a $1770 potrebbe essere stato scatenato dall’avvicinarsi di una nuova ondata di liquidità, stavolta da parte della Bce, con la nuova LTRO (Long Term Refinancing Operation) che a fine mese dovrebbe incrementarne i bilanci di circa +20%.
Investitori dunque spinti a comprare gold, anche sulle attese che questa maggiore liquidità nel sistema, che si trasferisce sull’azionario, sulle materie prime e sui vari asset, possa portare a un ritorno del problema inflazione oltre i livelli desiderabili.