Economia

Oracle esalta il mercato con i conti e vola in after hours

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(Teleborsa) – Una trimestrale esaltante, quella diffusa ieri sera a Wall Street chiusa dal gigante dei software Oracle, che ha potuto contare soprattutto sui forti acquisti da parte delle aziende . La compagnia ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 1,87 mld di dollari, pari a 37 cents ad azione, in crescita rispetto agli 1,43 mld, pari a 29 cents ad azione, dello stesso periodo dello scorso anno. Escludendo alcune poste straordinarie il dato è pari a 51 cents ad azione e batte nettamente le attese degli analisti che si fermavano a 46 cents. I ricavi sono balzati del 47% portandosi a 8,6 mld di dollari, contro gli 8,3 mld del consensus. Le vendite di nuove licenze, un barometro molto importante in quanto rappresenta l’acquisizione di nuovi clienti, sono aumentate del 21% a quota 2 mld di dollari. I rinnovi hanno totalizzato invece quota 3,6 mld con un incremento del 12%. Per il il trimestre con corso Oracle stima che i ricavi da nuove licenze dovrebbero salire del 10-20%, mentre gli utili al netto delle poste strordinarie dovrebbero attestarsi a 48-50 cents ad azione. Anche in questo caso il dato batte le stime che sono per un eps di 47 cents. Da ricordare che sugli utili societari hanno pesato positivamente anche i 120 mln di dollari di “multa” versati dalla rivale tedesca Sap per violazione di brevetto. Immediata la reazione degli investitori: le azioni Oracle sono salite nelle contrattazioni after hours di quasi quattro punti percentuali.