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OPZIONI PUT: E’ L’UNICA ALTERNATIVA?

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Questa settimana le scommesse sui risultati della coppa del mondo potrebbero attirare piu’ attenzione dagli investitori di quanto faccia il mercato delle opzioni. Questo e` l’obiettivo che il mercato azionario vuole raggiungere durante la prossima estate, che si preannuncia lunga e lenta per i mercati. Ma cio` non tiene conto dei pericoli che si celano e delle opportunita` che si possono presentare.

Prendiamo per esempio l’attivo mercato delle opzioni sulll’Indice dello Standard & Poor’s 500, o SPX. Gran parte degli investitori si sono riparati in posizioni put con strike price vicino agli attuali valori dell’SPX, che ha chiuso venerdi’ scorso a 1067,14.
Per esempio, le put con scadenza a giugno e strike price a 1.050 e 1.025 hanno un “open interest”, o contratti in circolazione, che superano 32.000 contratti.

Gli osservatori del mercato ritengono che le opzioni put sono tenute dagli investitori per tutelarsi da una eventuale caduta dell’SPX.

Dall’altra parte, i trader professionali e gli insider di mercato che hanno venduto tali opzioni, accuserebbero forti perdite se l’indice sottostante dell’S&P 500 iniziasse a cedere terreno. Questo li costringerebbe a sottopesare il loro portafoglio anche sul versante azionario per ottenere la liquidita’ necessaria a mantenere gli impegni presi.

Il risultato? Un volume di distribuzione a questi livelli alimenterebbe ancora piu’ operazioni di vendita, con l’indice in picchiata piu’ veloce del servizio di Sampras sul campo da tennis.

“Se l’SPX continua a calare a questi ritmi, la vendita causata dalla copertura degli investitori delle loro posizioni provochera’ ancora piu’ pressione sull’indice, accelerando la sua caduta” commenta Sheila Patel, strategist del mercato dei derivati per Morgan Stanley.

Il fenomeno potrebbe essere diffuso a tutti i settori. Il tecnologico, dove le preoccupazioni riguardanti la spesa corporate nell’Information technology sono state appesantite da un report di Merrill Lynch. Le compagnie aeree, sotto pressione a causa dei preoccupanti avvertimenti dell’ FBI su possibili nuovi attacchi.

Nello specifico, gli investitori hanno scommesso al ribasso sui titoli dei produttori di chip come Xilinx(XLNX – Nasdaq) e Altera(ALTR – Nasdaq) , comprando put poco prima della conferenza di meta’ trimestre dei vertici delle societa’. Su Xilinx, per esempio, il numero di contratti put con scadenza al 20 settembre di quest’anno sono saliti a 14.600 dai 724 rilevati all’inizio della settimana.

La presente situazione, con “open interest” molto piu` elevati nelle posizioni put rispetto a quelle call, indica che gli investitori sono piu` disponibili a rischiare con operazioni ribassiste che attraverso scommesse al rialzo. Questo puo` voler dire che gli investitori bullish, specialmente nel breve termine, selezioneranno ancor piu` accuratamente i titoli su cui comprare opzioni call.

Inoltre, data la crescente volatilità` dei titoli nell’ultimo periodo, secondo gli esperti gli investitori saranno piu` propensi a comprare opzioni piuttosto che titoli. Questa strategia infatti permette all’investitore di impegnare solo una parte dell’ammontare investito.

Secondo Price Headley, chief analyst di BigTrends.com, una strategia di questo tipo potrebbe favorire il comparto dell’oro. Questi titoli sono infatti scambiati ai massimi delle ultime 52 settimane, quindi se restano piatti o calano, gli investitori rischiano solo il 15%-25% del prezzo pagato per le call, e se al contrario salgono il beneficio e’ ovviamente assicurato.

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