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OPERATORI CONCENTRATI SULL’INFLAZIONE

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(WSI) –
In area Euro oggi saranno diffusi i dati relativi all’inflazione italiana per il mese di settembre. Il dato dovrebbe evidenziare una lieve decelerazione grazie al calo dei prezzi delle benzine. Il tendenziale dell’intera area Euro per lo stesso mese dovrebbe posizionarsi all’1,9%, dal 2,3% di agosto. Stanotte il nuovo primo ministro giapponese Abe ha dichiarato che inizialmente la politica del governo sarà focalizzata sui tagli alla spesa anziché considerare un aumento delle tasse, che saranno eventualmente ritoccate solamente dopo aver eliminato gli sprechi pubblici.

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Negli Usa molto atteso il deflatore core della spesa per consumi di agosto che, laddove superiore alle attese, potrebbe impattare sulle aspettative prevalenti degli operatori di Fed ferma fino a fine anno. Attesi in giornata anche i discorsi di due membri votanti della Fed dal prossimo anno, importanti per comprendere se è lecito immaginare un cambio di view all’interno del board nel 2007.

Tassi di Interesse: in area Euro ieri la sessione si è conclusa con un rialzo dei tassi, movimento che ha riguardato soprattutto la parte a breve della curva, con conseguente lieve riduzione del differenziale sul tratto 2-10 anni che ieri è tornato sui 12 pb. Il comparto a 2 anni ha risentito dei discorsi dei membri della Bce che hanno confermato l’intenzione di proseguire nella fase di restrizione monetaria.

Il dato di oggi relativo all’inflazione potrebbe smorzare le vendite sulla parte a breve anche se il comparto potrebbe continuare ad essere debole fino alla riunione della Bce della prossima settimana. Negli Usa tassi di mercato in lieve rialzo in attesa del dato sul deflatore del Pil di agosto, il più importante della settimana prima dei dati sul mercato del lavoro del prossimo venerdì. Un dato in linea con le attese potrebbe indurre gli operatori a prendere profitto dei guadagni in conto capitale sui bond, in parte ricollegabili agli acquisti effettuati dai gestori per il riposizionamento di portafoglio di fine mese e trimestre. Al momento i tassi decennali si trovano su un livello spartiacque tra due importanti soglie rappresentate da 4,55% e 4,72%.

Valute: Dollaro sostanzialmente stabile verso Euro. Il trading range laterale sta ancora continuando. Le oscillazioni oggi dovrebbero essere ricomprese nel range 1,265/1,275. Nel corso della notte in Giappone è stato rilasciato un lungo elenco di dati macro. In linea con le attese sono stati i rialzi dell’inflazione di agosto (in gran parte dovuto al prezzo del greggio) e della produzione industriale, stabile il mercato del lavoro prossimo ai minimi degli ultimi 8 anni, mentre in modo inatteso sono fortemente calati i consumi delle famiglie (-4,3% a/a). Lo Yen inizialmente si è apprezzato in seguito a tali dati, per poi tornare ad indebolirsi. Contro Euro l’area intorno a 150 continua a rappresentare un livello di resistenza importante, contro Dollaro la resistenza passa da 118,28. I Giapponesi stanno continuando ad investire all’estero in cerca di rendimenti maggiori di quelli domestici e questo, al momento, sta pesando sulla valuta nipponica.

Materie Prime: le quotazioni di greggio durante la sessione di ieri sono salite sopra i 63 $/b, per poi chiudere a 62,76 $/b. Il mercato teme che l’Opec voglia intervenire in modo da evitare che il prezzo scenda ulteriormente, soprattutto dopo che la Nigeria ha già deciso di ridurre la sua offerta di greggio. Il portavoce della principale società petrolifera nigeriana ha infatti affermato che a partire da ottobre la sua produzione si ridurrà del 5%. Il segretario generale Opec ha tuttavia dichiarato che la decisione è stata volontaria e non frutto di un accordo tra i membri.

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