”Se il piano fosse confermato, prevedrebbe il ridimensionamento di Pomigliano e la chiusra di Termini Imerese”. Cosi’ Bruno Vitali. ”Siamo molto preoccupati, fortemente preoccupati, ha detto il responsabile auto della Fim-Cisl, riferendosi al piano della Fiat per l’acquisto della Opel. Per Vitali, ”serve un negoziato vero, perche’ l’eventuale riduzione di capacita’ produttiva in Europa deve essere fatta senza chiusure ma in solidarieta’ fra tutti gli stabilimenti”.
I Segretari generali di Fim-Cisl, Giuseppe Farina, Fiom-Cgil, Gianni Rinaldini, Uilm-Uil, Antonino Regazzi, hanno scritto oggi al premier Berlusconi per chiedere ”di fissare una data di incontro urgente in cui sia possibile aprire un confronto con il Governo” sul futuro della Fiat e, quindi, ”del piu’ importante settore industriale del nostro Paese”.
”Non e’ accettabile – si legge nella nota – che mentre da parte nostra e di altri soggetti, a partire dalla Conferenza delle Regioni, e’ stato gia’ ripetutamente chiesto un incontro in cui si sviluppi un confronto Istituzioni e Parti sociali sui piani della Fiat, alcuni esponenti del Governo lascino intendere, con le loro dichiarazioni, che sara’ possibile avviare tale confronto solo a cose fatte, ovvero dopo che la stessa Fiat abbia gia’ concluso le trattative in corso con Chrysler e General Motors Europa”.