Mercati

Olanda al sicuro, almeno per ora. Rientrano tensioni sui titoli di stato

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro ieri si è assistito alla seconda seduta consecutiva in rialzo per i listini azionari favoriti da un clima più disteso sui bond governativi periferici. Lo spread italiano è infatti ritornato sotto quota 400 pb mentre quello spagnolo si sta riavvicinando molto velocemente a tale soglia (405 dai 416 di martedì).

Nel frattempo sono rientrate anche le tensioni sui titoli di stato dell’Olanda su una situazione politica più chiara dopo le dimissioni del primo ministro Rutte; la regina ha infatti sciolto il parlamento e nuove elezioni sono state indette per il prossimo 12 settembre.

Il tema centrale dell’area Euro sembra essere quello della crescita dopo che anche il governatore Draghi, durante un’audizione al Parlamento Europeo, ha sollecitato i governi europei a varare un patto per la crescita da affiancare a quello fiscale.

L’appello di Draghi sembra essere stato accolto anche dalla cancelliera tedesca Merkel che sembra stia aprendo le porte in tale senso. Secondo quanto emerge infatti da un articolo pubblicato dal Sole 24 ore, durante la settimana ci sono stati contatti frequenti tra lo staff di Monti e quello della Cancelliera al fine di mettere a punto un’iniziativa congiunta italo-tedesca a favore della crescita da presentare al Consiglio europeo di giugno.

Da segnalare inoltre che la camera bassa del parlamento spagnolo ha approvato ieri il piano di tagli proposto dal governo Rajoy.

Sul fronte aste il tesoro italiano emetterà oggi 8,5 Mld€ di Bot a 6 mesi.

Negli Usa mercati azionari in rialzo, grazie soprattutto al marcato recupero della componente tecnologica e di quella collegata al comparto materie prime. L’impatto maggiore è arrivato dal favorevole accoglimento della trimestrale di Apple che ha chiuso in rialzo di circa il 9%.

Il peso di Apple sul listino tecnologico è pari a quello (circa il 18%) che il comparto tecnologico ha sull’intero indice S&P500. Di conseguenza è maggiormente comprensibile come tale fattore sia stato particolarmente determinante per l’andamento del mercato azionario nel suo complesso.

Sono passate pertanto in secondo piano notizie potenzialmente meno favorevoli sia sul fronte macro sia micro. Nel primo gruppo figurano i deludenti dati sugli ordini di beni durevoli di marzo. Nel secondo caso il riferimento è alla trimestrale di Caterpillar che ha chiuso con una perdita di circa il 4,5%. La riunione della Fed si è conclusa con il mantenimento dell’impegno di tassi fermi almeno fino alla fine del 2014.

È’ aumentato però il numero dei membri Fed (da 5 a 7) che si aspetta un rialzo dei tassi nel 2014, scomparendo del tutto il numero di coloro (2) che lo scorso gennaio collocava tale rialzo nel 2016. Inoltre sono state riviste al rialzo le stime di crescita 2012, a fronte di un revisione al ribasso di quelle per il 2013 e 2014, in vista di un aumento della pressione fiscale o di un taglio della spesa pubblica.

Bernanke ha ribadito che la possibilità di ulteriori manovre è fortemente in considerazione (“very much on the table”), pur rimanendo dipendente dal tenore dei prossimi dati macro. Lo stesso Bernanke ha sottolineato che sarebbe sconsiderato accettare un alto livello di inflazione per consentire un calo del tasso di disoccupazione.

Valute: all’interno del clima festivo di ieri, la moneta unica si è apprezzata vs dollaro, continuando il movimento visto il giorno prima, portandosi ancora una volta sopra la soglia di 1,32 complice il clima di maggior ottimismo tra gli operatori. Questa mattina il cross euro/dollaro sta tentando la rottura della resistenza 1,3250 con il livello successivo a 1,3350i. Il livello di supporto invece si colloca a 1,32/1,315.

Yen stabile verso euro compreso tra la resistenza 108 ed il supporto 106,30. Verso dollaro durante la notte si è assistito ad un apprezzamento della valuta nipponica che ha guadagnato quanto perduto ieri. La resistenza oggi si colloca a 81,80, il supporto a 80,85.

Materie Prime: andamento positivo per il comparto energia guidato dal gas naturale Usa (+4,7%) che ha registrato il rialzo maggiore all’interno dell’indice GSCI. Il Brent è salito dello 0,8% oltre i 119$/barile. Andamento positivo per i metalli industriali. Calo temporaneo per i metalli preziosi con recupero delle quotazioni dopo il comunicato della Fed. L’oro stamani si attesta poco al di sotto dei 1650$/oncia. Infine negativi la maggior parte degli agricoli guidati da caffè (-3,6%) e grano (-1,3%).

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