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(WSI) – Da oggi, su questo pianeta, siamo sei miliardi e mezzo. «Simbolicamente», aggiunge la fonte della notizia, che è l’Istituto nazionale francese di studi demografici. E fa bene, perché il margine di incertezza sulla popolazione mondiale è di 80 milioni. Se, ad esempio, andate a vedere l’«orologio demografico» del Census Bureau degli Stati Uniti, scoprirete che al momento siamo soltanto 6 miliardi 485 milioni 899 mila 335. Però ogni secondo nascono 4,1 bambini e muoiono 1,8 persone (le statistiche non provano imbarazzo nel fare a pezzi la gente). Quindi gli abitanti della Terra aumentano di 2,3 al secondo, 141 al minuto, ottomila all’ora, 202 mila al giorno e quasi 74 milioni all’anno.
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Prendiamo per buono il dato di 6 miliardi e mezzo: più che il numero preciso di quanti siamo, è importante sapere «chi» siamo. Bene: su due terrestri, uno è asiatico; uno abita in città e megalopoli spesso degradate, l’altro in campagna; la famiglia di tipo occidentale, quella degli spot del Mulino Bianco, 2+2, lui, lei e un paio di bambini, dilaga nel mondo con la sola esclusione dell’Africa sub-sahariana. Ma soltanto in un caso su cinque i 2+2 sorridono come negli spot: i cittadini del pianeta con un buon livello di vita sono poco più di un miliardo, e a fronte di 800 milioni di benestanti sovrappeso che devono smaltire calorie in palestra, stanno 1200 milioni che hanno fame e sete. Eppure il prodotto lordo mondiale dal 1900 a oggi è aumentato di 20 volte, cioè cinque volte più della popolazione. Dovremmo quindi, in media, essere tutti 5 volte più ricchi dei nostri bisnonni. Se non è così, c’è qualcosa che non va, e forse è la politica. Anche quella che si fa nei vertici sul commercio mondiale.
Possiamo però registrare una buona notizia: mai il mondo è stato così giovane. I terrestri con età tra i 12 e i 26 anni sono 1,6 miliardi, esattamente la popolazione globale del 1900, l’anno del Ballo Excelsior. Un enorme potenziale di creatività. Chissà quanti Einstein potrebbero venirne fuori. Il guaio è che di solito questi giovani non abitano qui da noi, sono ragazzi del terzo e quarto mondo. La scuola è l’altro grande problema, non minore della fame. Noi invecchiamo. L’aspettativa di vita nei paesi ricchi sta aumentando di 18 mesi ogni 10 anni.
Questi dati ci portano all’ultima domanda. Siamo troppi? Quanti abitanti può sopportare questo pianeta? Dipende dalla qualità media della vita che vorremmo. Certi calcoli dicono che le risorse sono sufficienti per 10-11 miliardi di persone. La frenata demografica è in corso ed è più veloce del previsto: dovremmo arrivare a 10 miliardi nel 2050 e stabilizzarci sui 12 miliardi entro il 2100. Staremo un po’ più stretti, ma l’astronave Terra può ancora portarci a spasso nello spazio. Purché quelli che oggi vanno in palestra invitino a cena quelli che sono un po’ troppo magri.
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