(Teleborsa) – La ripresa economica mondiale ha rallentato il passo dall’inizio dell’anno mentre la maggior parte dei paesi dell’Ocse ha un debito pubblico che potrebbe raggiungere i livelli più alti di sempre. Questa la valutazione effettuata dall’Ocse in vista del G20 di Seoul. Nei paesi dell’area Ocse la crescita del Pil dovrebbe essere compresa tra il 2,5% e il 3% nell’anno e tra il 2-2,5% nel 2011. Per il 2012 si stima un incremento del prodotto interno lordo tra il 2,5-3%. Naturalmente l’attività varia notevolmente da paese a paese, soprattutto nella zona euro, con l’economia degli Stati Uniti che acquisirà un maggiore impulso nel 2012 mentre quella giapponese vista in rallentamento. La crescita continua a essere robusta, invece, in molti mercati emergenti. “La crisi economica negli ultimi due anni ha spinto il deficit e il debito pubblico a livelli insostenibili”, si legge nella nota dell’Ocse. Per il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, soltanto la “stabilizazione del rapporto debito/pil nella gran parte dei paesi Ocse richiederà uno sforzo consistente tra il 6 e il 9% del pil”. “Per riportare il debito pubblico a livelli sostenibili sarà necessario un intervento ancor più significativo”, aggiunge Gurria.
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