(Teleborsa) – La Zona Euro si sta riprendendo da una severa recessione cui è seguita la crisi del debito sovrano. Sono ora necessarie maggiori riforme per ripristinare la stabilità, soprattutto il consolidamento dei bilanci. Anche se questo può portare ad un rallentamento della crescita. Lo afferma l’OCSE nell’ultimo “Economic Survey of the Euro Area” presentato oggi a Bruxelles dal vice Segretario Generale e Chief Economist Pier Carlo Padoan. L’Organizzazione stima per i prossimi due anni una crescita tra l’1,5 e il 2%. Affinchè l’Area euro consolidi la propria posizione, l’OCSE raccomanda un miglioramento della disciplina fiscale attraverso la riforma delle regole sui budget e la creazione di appositi Council fiscali; il miglioramento della regolamentazione in tema di fisco e l’implementamento di riforme sul lavoro e la produzione per aumentare crescità e competitività. L’implementazione di tali riforme da parte delle autorità europee aiuterà a ristabilire la fiducia anche alla luce dei recenti problemi legati ai debiti sovrani, si legge nel report. L’OCSE ha poi puntato il dito sullo stato di salute del sistema bancario, imprescindibile per una ripresa dell’economia, e sull’exit strategy. A tal proposito l’Organizzazione afferma che le misure di stimolo dovrebbero essere ritirate non appena viene minata la stabilità dei prezzi.