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OCCUPAZIONE: OCCHIO ALLA FIDUCIA DEI CONSUMATORI

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Il dato sul consumer confidence Usa di maggio ha registrato un lieve incremento (da 93 a 93,2). E’ migliorata la componente prospettica (da 94,8 a 95,2) mentre invece è rimasta praticamente ferma la componente corrente (da 90,4 a 90,3). Tale dicotomia riflette la diversa percezione delle condizioni del mercato del lavoro.

Nel breve termine infatti la percezione è piuttosto ambigua. Da un lato è sensibilmente aumentato il numero di coloro che percepiscono più arduo trovare un nuovo posto di lavoro (da 28 a 30,6%), dall’altro è salita la proporzione di chi percepisce che vi sia un’abbondanza nell’offerta di lavoro (da 15,6 a 16,6%). Su un orizzonte temporale a 6 mesi, le condizioni del mercato del lavoro vengono viste in miglioramento dal 19,2% vs. il 18,3% del mese precedente.

Nel complesso riteniamo piuttosto rilevante il livello raggiunto dall’hard to get job index: il dato si è attestato al di sopra dell’importante soglia del 30%, raggiungendo il livello più elevato dal mese di dicembre. Tale dato presenta una buona correlazione con l’andamento sia del tasso di disoccupazione che dei non farm payrolls.

E’ pur vero che è migliorata la percezione della disponibilità di posti di lavoro ma riteniamo più rilevante l’indicazione dell’hard to get job index (in ottica dati sul mercato del lavoro del prossimo 4 giugno) anche sulla base di un’ulteriore considerazione. Negli ultimi mesi il miglioramento della percezione delle condizioni del job market si è spesso associato anche a un miglioramento del consensus a favore della politica economica dell’attuale amministrazione.

In tal caso, rileviamo che nel corso dell’ultimo sondaggio effettuato da ABC News il livello di favore verso la politica economica di Bush si è attestato sul record minimo assoluto del 47%.
Pertanto, le indicazioni sul dato del 4 giugno nel complesso non sono così positive come invece era emerso nel corso del precedente mese dal dato sulla fiducia dei consumatori, che si è poi rivelato ex post un buon anticipatore. Attualmente le stime medie di consensus sul non farm payrolls si attestano a 215.000, e non è da escludere una revisione al ribasso nei prossimi giorni.

Il dato però ha avuto scarsi effetti in termini di andamento di mercato per due ragioni: 1) lieve differenza rispetto alle attese; 2) l’attenzione era oggi focalizzata sull’andamento del petrolio. Nel pomeriggio il calo del greggio sta consentendo alle borse di recuperare a fronte di un lieve ritracciamento dei bond. Domani saranno particolarmente rilevanti i dati sulle scorte di greggio e benzina negli Usa (ore 16,30 Italia).

* Antonio Cesarano e’ il Responsabile Desk Market Research di MPS Finance.