(Teleborsa) – “L’ulteriore calo dell’ occupazione nelle grandi imprese segnalato dall’Istat è particolarmente preoccupante, in quanto frutto del protrarsi delle crisi aziendali ed in alcuni casi anche di un esito negativo delle stesse con la chiusura degli stabilimenti”. Lo sostiene in una nota il Segretario Confederale della Cisl Giorgio Santini. “Unico segnale positivo per le grandi imprese è la riduzione, leggera nei servizi, maggiore nell’industria, – sottolinea Santini – delle ore di cassa integrazione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma questo incide poco sul dato complessivo della Cig, che rimane su livelli assai elevati”. “Di fronte a questo aggravamento della situazione è necessario rafforzare la regia dei Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico per costruire prospettive di uscita alle molte vertenze ancora aperte. Anche per queste motivazioni è davvero urgente la nomina, attesa ormai da quattro mesi, del Ministro dello Sviluppo Economico. Ai fini della salvaguardia dell’occupazione è necessario – conclude il sindacalista – affrontare le crisi aziendali con un utilizzo più diffuso dei contratti di solidarietà, con una gestione più articolata della Cassa Integrazione e di tutti gli strumenti per l’occupabilità disponibili in seguito alla legislazione anti-crisi ed agli accordi tra Governo, Regioni, Parti Sociali sugli ammortizzatori sociali, le politiche attive del lavoro e la formazione professionale”.
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