OCCASIONI D’ORO NELLE PENNY STOCK

di Redazione Wall Street Italia
30 Settembre 2002 17:00

Lo scoppio della bolla speculativa sui titoli tecnologici ha riportato i principali indici azionari ai livelli del 1996. Centinaia di miliardi di dollari sono gia’ evaporati e, a quanto pare, i mercati finanziari si preparano ad archiviare in calo il terzo anno consecutivo.

L’ondata ribassista non ha risparmiato aziende che fino a qualche mese fa sembravano godere di grandi prospettive di crescita, come testimoniato dai prezzi raggiunti dalle azioni. Lo scenario oggi e’ completamente mutato: molte di queste societa’ rischiano addirittura la cancellazione dai listini ufficiali, con il prezzo dei titoli al di sotto di $1.

I regolamenti del New York Stock Exchange e del Nasdaq, i principali listini Usa, prevedono infatti che una societa’ possa essere delistata qualora il prezzo delle azioni chiuda al di sotto di $1 per 30 sedute consecutive. Alla societa’ vengono concessi 6 mesi di tempo per proporre un piano e rientrare nei parametri regolamentari. Spesso l’azienda procede ad operazioni di reverse stock split, sostituendo un certo numero di azioni con una sola nuova azione.

Le societa’ che negli ultimi mesi hanno visto quasi svanire il loro valore di mercato oggi si ritrovano ad affrontare grossi problemi di natura finanziaria, oltre quelli inerenti al particolare business in cui operano. Sono in molte a rischiare la bancarotta.

In alcuni casi, pero’, i fondamentali di bilancio sono talmente positivi da non giustificare gli attuali corsi dei titoli. In particolare, alcune societa’ presentano una situazione di liquidita’ cosi’ elevata che se l’azienda decidesse di chiudere e distribuire ai soci il denaro in cassa, le quote che spetterebbero a ciascuna azione sarebbero pari o maggiori ai loro prezzi di mercato.

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*Americo Pietropaolo e’ analista di Wall Street Italia