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OBBLIGAZIONI STATI UNITI: ALERT TASSI NEGATIVI

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(WSI) – Tassi di interesse: chiusura contrastata per i tassi dell’area Euro. Il rialzo dei tassi sul tratto a due anni ed il calo del decennale hanno comportato un calo del differenziale 2-10 anni a 193 da 197. Questa mattina ancora in prossimità dei 170 pb il differenziale tra il decennale Grecia-Germania.

Il presidente Trichet in un discorso ha chiesto al sistema bancario di utilizzare gli utili per aumentare il capitale. Trichet, richiamando una frase di Goethe ha aggiunto: “lasciarsi andare all’eccesso può condurre alla rovina”. La Bce ha annunciato che, ai fini della definizione del rating minimo di accettazione delle Abs come collaterale, si farà riferimento al rating di due (in luogo di una sola) agenzie. Da marzo 2011 tale criterio di accettazione si estenderà a tutte le Abs, a prescindere dalla data di emissione.

Sul fronte macro i Pmi manifatturiero e servizi preliminari di novembre della Germania hanno registrato un rialzo superiore al consensus di Bloomberg, rimanendo sopra la soglia dei 50. In Francia invece il Pmi manifatturiero, pur rimanendo sopra tale soglia, è sceso rispetto al mese precedente. Sempre in Francia è invece continuato il recupero del Pmi servizi di novembre, ai massimi da ottobre 2006. Sul decennale il supporto si colloca a 3,25% e la resistenza a 3,32%. In settimana è attesa la riapertura del titolo tedesco a 5 anni fino a 5Mld€.

Negli Usa tassi di mercato in rialzo in una giornata in cui i mercati azionari hanno segnato un lieve calo, con volumi prossimi ai minimi dell’anno. Il comparto immobiliare è stato quello che ha impattato in modo particolarmente negativo sull’indice, dopo la deludente trimestrale di D.R. Horton, secondo maggior costruttore Usa, che ha chiuso la sessione in calo del 15%. Sul comparto obbligazionario si continua a registrare la permanenza di tassi prossimi allo zero o addirittura negativi sul comparto a brevissimo termine a 3 e 6 mesi. Tale andamento non veniva riscontrato dalla fase successiva al fallimento di Lehman.

Le spiegazioni alla base del comportamento dei tassi a brevissimo termine, risiedono nella necessità di impiego dell’ampia mole di liquidità in asset a basso rischio in prossimità della tipica fase (fine anno) di accumulo di liquidità da parte del comparto bancario. Non a caso anche la quota di c.d. excess reserve, ossia la parte di liquidità depositata dalle banche presso la Fed in eccesso rispetto agli obblighi di riserva con remunerazione allo 0,25%, è arrivata al 18 novembre a ben $1046 miliardi, un livello doppio rispetto a quanto ad esempio si registrava nello stesso periodo del 2008.

Un’altra spiegazione risiede nel fatto che verosimilmente gli investitori stanno preferendo i T-bills successivamente alla scadenza (lo scorso 18 settembre) della garanzia governativa sui fondi monetari. La settimana presenta emissioni record (118Mld$) di T-note a 2,5 e 7 anni, a partire dai 44Mld$ sul segmento a due anni di oggi. Inoltre la festività del Thanksgiving Day del prossimo giovedì, comporterà una settimana di fatto quasi dimezzata dal punto di vista finanziario.

Valute: Dollaro nuovamente in deprezzamento questa mattina ed in prossimità di area 1,50 vs. Euro. Durante tutto il viaggio di Obama in Asia (conclusosi la scorsa settimana), più volte è stata testata l’area citata senza però riuscire a oltrepassarla. In base ai dati allo scorso martedì, gli operatori speculativi hanno ulteriormente ridotto le posizioni che puntano ad un apprezzamento dell’Euro vs. Dollaro portandole ai minimi da inizio settembre 2009. Nel breve la resistenza principale continua a collocarsi in prossimità di 1,5050. In assenza degli operatori giapponesi per festività, lo Yen si è apprezzato leggermente verso Dollaro e deprezzato verso Euro. Secondo i dati del Cftc, la scorsa settimana gli speculatori hanno aumentato di molto il numero di posizioni che puntano ad un apprezzamento dello Yen verso Dollaro. Sul cross il supporto di riferimento per la settimana si colloca a 88. Verso Euro i supporti si collocano a 131,75 e 131, la resistenza dinamica oggi passa da 133,15.

Materie Prime: tra gli energetici in calo il greggio Wti (-1%), mentre ha chiuso positivo il gas naturale (+1,9%). Positivi i metalli industriali ad eccezione del nichel che ha perso il 2,2%. Tra i preziosi nuovo record dell’oro salito questa mattina oltre i 1167$/oncia, favorito anche dalle opzioni in scadenza oggi al Comex che potrebbero aver indotto alcuni operatori a coprire posizioni corte. Tra gli agricoli forte rialzo per il cacao (+3,3%) su segnali di aumento della domanda mondiale. Sul fronte noli segnaliamo come quelli relativi alle navi Capesize (quelle cioè di maggiori dimensioni che trasportano tra l’altro anche minerale di ferro) hanno registrato un calo del 6% lo scorso venerdì, dopo aver pareggiato i massimi di metà 2009.

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