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OBAMA SUBITO ALLE PRESE CON LA BAD BANK

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
reg. n.16190 della Consob. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale
di WSI.

(WSI) – Tassi di interesse: tassi di mercato in calo nella parte a breve e medio termine della curva ed in lieve rialzo sul lungo termine con un irripidimento della curva a 152 pb. Sul fronte macro in Germania ieri l’indice Zew ha registrato un calo inferiore alle attese, dovuto soprattutto ad un calo minore delle attese della componente prospettica.

La Bce ha comunicato che restringerà le condizioni sui collaterali accettati. In particolare sarà richiesto rating AAA/Aaa per le ABS emesse a partire dal 1° marzo, al contrario saranno accettate le Abs con rating A già approvate dalla Bce o che saranno emesse fino al 1° marzo. L’Istituto ha anche intenzione di limitare l’utilizzo di bond bancari non garantiti limitando al 10% l’ammontare utilizzabile da ciascuna controparte come collaterale.

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Ricordiamo inoltre che a partire da oggi il tasso applicato dalla Bce per i prestiti ed i depositi overnight si collocherà rispettivamente a 100 pb sopra e sotto il tasso di riferimento, a differenza dei 50 pb applicati dal mese di ottobre. Il calo della remunerazione dei depositi (ora apri all’1%) ha già comportato un drastico calo dell’ammontare depositato passato da 283 a 184Mld€.

In Francia il governo avrebbe intenzione di destinare 6 Mld€ al settore automobilistico. Il prestito potrebbe giungere sotto forma di garanzia e piccoli prestiti, che tuttavia necessita dell’approvazione della Commissione europea. In Gran Bretagna la BoE ha annunciato che nelle prossime settimane inizierà ad acquistare corporate bond iniziando così l’easing quantitativo. Sul decennale la resistenza si colloca a 3% e 3,15%.

Negli Usa tassi di mercato decennali in rialzo insieme anche a pesanti perdite sul comparto azionario nel giorno dell’insediamento di Obama. Ancora una volta il comparto finanziario è stato protagonista in negativo ivi includendo tutti i principali nomi del comparto bancario del paese che hanno perso in diversi casi il 20% (ad es. Citigroup e JPMorgan) o anche oltre, come nel caso di Bank of America (-28%).

Il caso più eclatante è stato rappresentato dalla banca State Street che ha perso circa il 60% in seguito alla notizia di un marcato incremento delle perdite non realizzate sia sul portafoglio di titoli a reddito fisso sia su asset detenuti attraverso veicoli fuori bilancio, perdite che complessivamente ammonterebbero a circa 10Mld$. Si comprende pertanto l’urgenza di decisioni da parte del nuovo presidente che oggi stesso riunirà il comitato dei consiglieri economici che potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di creazione di una c.d. bad bank finalizzata all’acquisto di asset tossici dalle banche, quello che in origine era l’intento del Tarp.

Nel frattempo, un report del Congressional Budget Office sull’impatto del piano da 825Mld$ del neo presidente, evidenzia come l’impatto della componente collegata ad investimenti in nuove infrastrutture (circa 355MLd$) potrebbe manifestare impatti più significativi non prima del 2011, con un impatto trascurabile nel 2009. Sul comparto obbligazionario si è registrato un marcato rialzo del comparto decennale in seguito ad un incremento delle aspettative di inflazione. Gli operatori continuano ad essere influenzati dall’impatto negativo collegato alle forti emissioni a lungo termine attese per finanziare i piani ciclopici di spesa. La principale resistenza di breve stazione in prossimità del 2,5%.

Valute: Dollaro in apprezzamento verso Euro. Gli operatori temono che i paesi dell’area potrebbero maggiormente risentire dell’effetto negativo delle cospicue emissioni attese in un contesto in cui la Bce potrebbe attuare una forma di quantitative easing molto più blanda rispetto a BoE e Fed. Nel breve confermiamo il supporto a 1,2890 con possibilità che nei prossimi giorni il Dollaro possa spingersi fino all’area 1,27.

L’aumento delle tensioni sui mercati finanziari ha continuato a favorire lo Yen che si è apprezzato in modo particolare vs Euro sulla scia del calo dell’Euro/Dollaro. Il cross ha rotto al ribasso il supporto 116,24. Qualora il segnale fosse confermato, potremmo assistere ad una discesa fino a 113,50. Yoshikawa, capo del comitato governativo che traccia l’andamento del ciclo economico, ha dichiarato che la recessione in Giappone potrebbe essere la peggiore dal dopoguerra e durare 3 anni.

Materie prime: prosegue il ribasso del greggio Wti. Il future con scadenza marzo ha perso poco più del 4%. Ai minimi dal settembre 2006 il gas naturale (-3,3%) su timori di contrazione dei consumi, in particolare quelli industriali. Andamento contrastato tra i metalli industriali con il calo del rame (-2,3%) ed il rialzo del nichel (+2,5%). Tra i preziosi, positivo l’oro (+1,8%) nonostante l’apprezzamento del Dollaro a causa dell’aumento dei timori legati ai sistemi finanziari Usa e UK. Tra gli agricoli bene lo zucchero (+2,7%) su stime di produzione sotto le attese in India. Male il grano (-4,9%) penalizzato dal rally del Dollaro.

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