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Obama presenta agli Stati Uniti le sue misure di austerità

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro ieri si è assistito ad un calo degli spread e ad un rialzo dei tassi governativi tedeschi, mentre i listini azionari hanno chiuso poco sopra la parità.

Gli operatori restano in attesa della riunione dell’Eurogruppo di domani e della decisione dei privati sul piano di swap dei titoli greci.

A tale proposito il quotidiano tedesco Handelsblatt, che cita una fonte anonima, ha riportato che l’accordo tra privati potrebbe non risultare in linea con il target richiesto in quanto non tutti i creditori potrebbero accettarne i termini. Secondo quanto riportato da Reuters l’accordo sarà comunicato dopo la riunione dei ministri finanziari dell’area Euro. Da segnalare che il 20 febbraio è già in calendario un altro eurogruppo.

Il ministro delle finanze tedesco Schaeuble ieri ha ribadito che sarà fatto tutto il possibile per aiutare la Grecia, aggiungendo comunque che in caso di fallimenti la zona Euro è più preparata rispetto a due anni fa.

Il portavoce del governo greco ieri ha dichiarato che le elezioni si terranno ad aprile.

Intanto ieri l’agenzia di rating Moody’s ha rivisto al ribasso il rating di sei paesi europei tra cui Italia (A3 da A2), Spagna (A3 da A1) e Portogallo (Ba3 da Ba2) tutti con outlook negativo. Riduzione del rating ed outlook negativo anche per Slovacchia, Slovenia e Malta, mentre per Francia, Austria e Uk l’agenzia ha rivisto l’outlook a negativo. A pesare sulla decisione sono i crescenti rischi finanziari e macroeconomici legati alla crisi dell’area Euro.

Secondo Moody’s sulla decisione italiana pesano l’incertezza sulle prospettive di riforme a livello europeo e l’elevato debito. Il rating italiano di Moody’s si porta allo stesso livello di Fitch ed un livello sopra quello di S&P.

Dopo la decisione di Moody’s la sessione odierna si è aperta con un rialzo degli spread.

La Bce ieri ha comunicato che la settimana scorsa sono stati acquistati 59 Mln€ di bond governativi, in netto calo dai 129 Mln€ della settimana precedente, mentre oggi saranno drenati 219,5 Mld€.

Oggi sono anche attese aste in Italia fino a 10 Mld€ ed in Olanda fino a 4 Mld€.

In Spagna, Grecia e Belgio sono attese emissioni di titoli a breve fino a 9,5 Mld€.

Per l’Italia e la Spagna le aste saranno un test importante dopo la riduzione del rating.

Negli Usa la seduta di ieri si è conclusa con tassi governativi in lieve calo sulla parte a lungo in un contesto positivo per i listini azionari. I principali indici hanno infatti chiuso la seduta in rialzo spinti dai titoli del settore industriale e finanziario.

Non si arresta intanto il rally di Apple che ieri ha segnato un nuovo record storico chiudendo per la prima volta sopra la soglia di 500$ ad azione.

Sul fronte politico il presidente Obama ha presentato ieri una bozza di legge finanziaria da 3.800 Mld$ per il 2013 che punta a far scendere in tale anno fiscale il deficit pubblico sotto la soglia dei 1.000 Mld$. La proposta si basa essenzialmente su un incremento della tassazione per la classe più ricca attraverso il mancato rinnovo degli sgravi fiscali per le famiglie con più di 250.000$ di reddito annuo e l’introduzione della cosiddetta “Buffet rule”, ovvero l’innalzamento ad almeno il 30% della pressione fiscale su redditi superiori ad 1 Mln$. Le risorse ottenute dovrebbero essere investite nella scuola e nel lancio di grandi progetti infrastrutturali.

Valute: giornata priva di spunti quella di ieri per il cross euro/dollaro che si è mantenuto per tutta la sessione all’interno del range 1,328/1,318. Più volatile l’euro questa mattina dopo il taglio di rating da parte di Moody’s. Prima resistenza a 1,32 e supporto a 1,31.

Yen in deprezzamento vs dollaro dopo la decisione a sorpresa della BoJ di aumentare di 128Mld$ (10.000 Mld¥) l’ammontare del fondo per l’acquisto di asset, portandolo a 30.000Mld¥. E’ stata lasciata invariata la linea di credito da 35.000 Mld¥. L’incremento sarà destinato esclusivamente all’acquisto di bond governativi (Jgb). La banca centrale ha anche formalizzato l’obiettivo di inflazione di medio/lungo termine al 2%, anche se quello di breve periodo è fissato all’1%. La resistenza oggi si colloca a 78,30. Verso euro restano validi i livelli segnalati ieri: resistenza più vicina a 103,30, supporto a 101,80.

Materie Prime: giornata positiva per gli energetici guidati dal greggio Wti (+2,3%) dopo l’attacco a due ambasciate israeliane in India e Georgia. Le contrattazioni del future Wti sono però state sospese per oltre 1 ora a causa di motivi tecnici, inficiando i prezzi di fine sessione. In controtendenza il gas naturale Usa (-1,9%).

Intorno alla parità i metalli preziosi, mentre sono calati gli industriali guidati dall’alluminio (-1,5%). Positivi la maggior parte degli agricoli. Questa mattina lieve calo del Brent che resta ancora sopra i 117$/b e dell’oro che scambia oltre i 1710$/oncia.

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