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OBAMA: PER RISANARE L’ECONOMIA RISPOSTE STRAORDINARIE SUBITO

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Un vasto piano di stimolo per l’economia Usa, cruciale per affrontare la crisi, dovrà essere attuato subito e saranno necessari degli interventi straordinari. Lo ha detto il presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama, nella giornata in cui ha annunciato la scelta di Christina Romer, docente dell’Università della California di Berkeley, come nuovo capo del Consiglio degli economisti della Casa Bianca, di Timothy Geithner come futuro segretario al Tesoro e di Lawrence Summers come responsabile del Consiglio nazionale dell’Economia della Casa Bianca. I tre membri del Consiglio degli economisti (Cea) redigono raccomandazioni al presidente sulle opzioni di politica economica.

Insieme al direttore del Consiglio nazionale dell’Economia, il responsabile del Cea ha un peso influente sull’elaborazione dei piani presidenziali. “Abbiamo bisogno di un pacchetto di stimoli che provocherà una scossa all’economia per farla tornare in forma e che è centrato sui 2,5 milioni di posti di lavoro che intendo creare nella prima parte della mia amministrazione”, ha detto Obama che oggi ha nominato il proprio staff economico.

Secondo Obama gli interventi sul mercato del lavoro viaggiano di pari passo con le azioni per rendere il sistema finanziario stabile e pertanto “dobbiamo fare più di una cosa allo stesso tempo”. “Voglio che sia emanato subito…le dimensioni e lo scopo saranno quelle necessarie per far tornare questa economia in cammino”, ha aggiunto. Il presidente eletto ha spiegato che l’economia è “intrappolata in un circolo vizioso”, dove la crisi di Wall Street si ripercuote negativamente sulle condizioni delle famiglie e le imprese attraverso minori consumi e produzione.

“Queste pressioni straordinarie sul nostro sistema finanziario richiedono risposte straordinarie. La mia amministrazione rispetterà gli impegni pubblici presi dall’attuale amministrazione per affrontare la crisi”, ha dichiarato Obama.

Il settore dell’auto Usa deve essere aiutato ma senza firmare “un assegno in bianco”.

E’ l’opinione del presidente eletto Barak Obama sulla crisi dell’industria automobilistica statunitense.

“Non possiamo permettere che l’industria dell’auto semplicemente sparisca. Dobbiamo assicurarci che rimanga lì e che lavoratori, fornitori, e l’indotto del settore restino in attività”, ha detto Obama.

“Quello che ho anche detto è che non possiamo firmare un assegno in bianco al settore dell’auto. Non ci si può aspettare che i contribuenti paghino altri soldi per un’industria che è stata resistente al cambiamento”, ha aggiounto.

Obama si è detto sorpreso che i top manager delle case automobilistiche in crisi non abbiano presentato un piano concreto nel corso della loro recente audizione al Congresso.

“Penso che il Congresso abbia fatto la cosa giusta, cioè dire: ‘Dovete prima avere un piano e poi tornate per chiedere soldi ai contribuenti'”, ha detto Obama.