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Nuovo incontro Fmi – Grecia: revisione del programma economico

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Siena – Tassi di interesse: ieri in area Euro i listini azionari dopo aver aperto in forte calo hanno ridotto le perdite nel corso della seduta in seguito all’annuncio prima della Consob e poi dell’autorità spagnola di ripristino del divieto di vendite allo scoperto, in Spagna per tutti i tioli ed in Italia per i titoli bancari ed assicurativi. Il divieto sarà valido in Italia fino al prossimo venerdì ed in Spagna per almeno tre mesi.

Allo stesso tempo la camera di compensazione LCH Clearnet, ha alzato i margini richiesti su alcuni titoli italiani e spagnoli.

In serata ieri l’agenzia di rating Moody’s ha portato a negativo da stabile l’outlook di Germania, Olanda e Lussemburgo lasciando il rating invariato a AAA. La decisione tiene conto dell’aumento delle incertezze per l’area Euro con l’aumento della probabilità di uscita dalla Grecia e di una richiesta di aiuto da parte di Spagna ed Italia. Tali rischi aumenterebbero gli oneri per i paesi con massimo rating. L’agenzia non ha però modificato l’outlook ed il rating della Finlandia.

L’invarianza in questo caso è stata così motivata: 1) il sistema bancario ha un’esposizione limitata ed è orientato principalmente al mercato domestico; 2) posizione debitoria netta nulla; 3) basso legame commerciale con l’area euro; 4) ottenimento di garanzie a fronte dei recenti piani di aiuti, ultimo dei quali quello spagnolo. Di conseguenza, nell’ambito dei paesi dell’area con massimo rating solo la Finlandia figura tra quelli con outlook stabile. Moody’s ha infine indicato la possibilità di ridurre il rating di Francia e Austria (il cui outlook era stato portato in negativo lo scorso febbraio) entro la fine del trimestre.

Il ministro delle finanze tedesco ha fatto notare che nella decisione sono messi in primo piano i rischi di breve termine, mentre non è messa in dubbio la stabilità di lungo periodo. Dopo questa notizia la sessione odierna si è aperta con spread in calo e con il tasso a dieci anni tedesco in rialzo.

In ambito spagnolo il tasso del titolo a 5 anni si è posizionato al di sopra di quello decennale.

La Bce ha comunicato di non aver effettuato nessun acquisto di titoli la scorsa settimana.

Intanto il Fmi ha annunciato che oggi incontrerà le autorità greche per discutere del programma economico del paese.

Oggi sono attese le aste in Olanda fino a 2,5 Mld€ ed i titoli a 3 e 6 mesi spagnoli fino a 3 Mld€.

Negli Usa listini azionari in calo per il secondo giorno consecutivo, in una giornata caratterizzata da volumi al di sotto della media degli ultimi tre mesi.

Sul fronte trimestrali, è stata accolta negativamente quella di McDonald’s, che ha chiuso in calo di circa il 3%, risultando il peggior titolo del Dow Jones. La multinazionale Usa ha rivisto al ribasso anche le stime per l’intero anno, segnalando per il secondo trimestre un calo delle vendite negli Usa.

In ambito Fed, Raskin, membro votante, ha dichiarato che l’ipotesi di un terzo piano di acquisto di asset sarà discusso nel prossimo meeting del 31 luglio-1 agosto.

Dal lato cinese, l’indice preliminare Pmi di luglio elaborato da Markit/Hsbc, ha segnalato un incremento pur rimanendo sotto quota 50. La componente produzione si è invece riportata sopra tale livello, attestandosi ai massimi degli ultimi 9 mesi. In senso opposto la componente occupazionale, ai minimi da 40 mesi.

Valute: euro in deprezzamento nei confronti del dollaro anche se la valuta unica ha recuperato terreno durante la sessione statunitense, chiudendo sopra quota 1,21. L’euro continua tuttavia ad evidenziare una certa forza relativa data l’entità delle tensioni che hanno caratterizzato il mercato. La decisione di Moody’s sta avendo poco impatto in mattina ed il cross si mantiene sui livelli di ieri. Prima resistenza a 1,216, supporto a 1,2070.

Yen ancora in apprezzamento sia vs dollaro sia vs euro, con il cross vs quest’ultimo che, analogamente a quanto detto per l’eurodollaro, ha recuperato dai minimi di seduta. Il supporto si colloca sui minimi di ieri in area 94 e resistenza a 95,60. Verso dollaro rotto il supporto a 99, il successivo staziona in area 98.

Materie Prime: inizio di settimana negativa per le principale materie prime sulla scia del nervosismo degli operatori dovuto all’inasprirsi della crisi in area Euro. Il comparto energetico è stato quello più colpito, ad eccezione del gas naturale (+1,2%) che beneficia delle attese di un incremento della domanda per la produzione elettrica date le alte temperature negli Usa. Non è rimasto esente il comparto agricolo con gli operatori che hanno preferito prendere profitto dopo il forte rally delle scorse sedute. In lieve calo i metalli preziosi.

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