ROMA – Lavitola incontra il vicepremier albanese, grazie a Frattini. Si apre un nuovo fronte per il governo, dall’opposizione il ministro viene ritenuto ormai inadatto a guidare la Farnesina.
I fatti. Dopo la pubblicazione su Repubblica delle intercettazioni del faccendiere Valter Lavitola con il capo della segreteria della Farnesina in cui venivano fatte pressioni per organizzare un incontro con il vicepremier albanese Meta, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha dichiarato a Canale 5: “Dalla pubblicazione si evince con assoluta inequivocabile chiarezza che mai ho mescolato l’attività istituzionale con altri tipi di incontro”.
Ma un servizio della tv albanese Tch lo smentisce: nella corrispondenza da Roma, la giornalista Irida Cami mostra una foto dell’incontro del 21 ottobre 2009 in cui l’ex direttore dell’Avanti appare in compagnia di Frattini e del vice premier e ministro degli Affari Esteri albanese Ilir Meta.
Come documentato alla fine di questo video 1, una ulteriore conferma dell’autenticità dello scatto della tv albanese viene dalla foto ufficiale dell’incontro pubblicata sul sito della Farnesina (l’originale qui 2): i ministri indossano le stesse cravatte.
Malgrado questi nuovi elementi, anche oggi Frattini torna però a smentire. “In relazione a quanto pubblicato da Repubblica.it – recita una nota – la Farnesina ribadisce che in nessun caso, ad incontri istituzionali, ivi compreso quello fra il Ministro degli Esteri italiano ed il suo omologo albanese, sono stati presenti partecipanti estranei alle delegazioni ufficiali, quale il Sig. Lavitola”.
“Come evidente e noto, durante incontri bilaterali – prosegue il comunicato – non si riprendono fotografie ufficiali, salvo quella di fronte alle bandiere nella Sala Riunioni fra i due Ministri. E’ anche evidente che all’epoca in cui il fotogramma è stato scattato non vi era notizia di indagini su illeciti a carico del Sig. Lavitola”.
Se ne deduce che qualunque cittadino, qualunque imprenditore può avere la possibilità -almeno con questo ministro degli Esteri – di arrivare a parlare di affari privati con il vicepremier albanese in una occasione pubblica.
Le reazioni politiche. Dura la reazione dell’Italia dei Valori: “L’Italia non merita – ha detto il capogruppo alla Camera Massimo Donadi – un ministro degli Esteri che prende ordini da un soggetto come Lavitola. Un ministro bugiardo, oltretutto, che ha prima negato di aver partecipato ad un incontro istituzionale con Lavitola ma poi è stato smentito dalle immagini della televisione albanese. Una figura barbina, Frattini dovrebbe dimettersi per aver detto il falso agli italiani e dovrebbe venire in Parlamento a spiegare quali siano i suoi rapporti con il direttore dell’Avanti e a quali altri incontri abbia partecipato e perché”.
“Tra i tanti motivi per cui l’Italia ha perso credibilità nel mondo c’è anche quello di avere un ministro degli Esteri bugiardo, che mente su questioni relative a vertici internazionali. Frattini aveva assicurato al Tg5 di non aver fatto partecipare il latitante Walter Lavitola al vertice con il ministro degli Esteri albanese, ma è stato sbugiardato dalle immagini della televisione di Tirana che lo ritraggono in un colloquio a tre con il collega albanese e il suo amico faccendiere”. Lo dichiara Italo Bocchino, vicepresidente di Fli. “Insieme con Lavitola, Frattini si era occupato anche di altre questioni in Centroamerica, in Sudamerica e nei Caraibi e questo suo piegarsi alle pressioni di un faccendiere opaco che fa affari in questi paesi è un gravissimo danno all’Italia che nessun inquilino della Farnesina aveva mai provocato”.
Gli fa eco il collega di partito Carmelo Briguglio. “Alla luce di quanto emerso sui rapporti confidenziali Frattini-Lavitola e la partecipazione del faccendiere a eventi e incontri diplomatici, Frattini appare ‘unfit’, inadatto a rappresentare l’Italia come ministro degli Esteri e dovrebbe lasciare la Farnesina. All’estero sarebbe naturale e automatico”.
“Il ministro Frattini, se ha a cuore la dignità sua e quella del Paese che rappresenta, dovrebbe seguire l’esempio dell’ex collega britannico Fox e dimettersi senza perdere un minuto in più” commenta Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi. “A fronte della sue smentite – continua Nencini- ci sono le immagini che testimoniano inequivocabilmente la presenza del signor Lavitola agli incontri ufficiali con il vice premier e ministro degli Affari Esteri albanese Ilir Meta”.
“Le immagini confermano pienamente – conclude – le intercettazioni e rivelano rapporti quantomeno ambigui con Lavitola che non ci risulta, salvo sorprese che con questo governo non vanno escluse, essere stato mai nominato ambasciatore, sottosegretario o viceministro degli esteri”.
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