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NUOVE CREATIVITA’ DI DEBITO PER DOT.COM E ALTRI

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Ecco un primo caso in cui il mercato reagisce all’effetto-aspettativa che la Federal Reserve ridurra’i tassi di interesse a breve entro il prossimo gennaio.

Mentre il clima di investimenti diventa sempre piu’ difficile, le dot.com squassate dal raffreddamento dei finanziamenti, ma anche societa’ della ”vecchia economia”, si stanno facendo sempre piu’ creative per ridurre i debiti e mostrare che meritano l’attenzione degli investitori.

E cosi’ invece di riacquistare i propri titoli azionari danneggiati dal recente calo del mercato, sempre piu’aziende decidono di ricomprare il proprio debito utilizzando fondi a breve presi a prestito dalle banche, con tassi di interesse inferiori.

Il razionale e’il seguente: ci si aspetta un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve entro il prossimo gennaio. A quel punto, la societa’ potrebbe perfino decidere di rifinanziare il prestito a breve quando il mercato obbligazionario diventa piu’ conveniente.

“E’ una grande opportunita’ per ridurre l’indebitamento”, ha commentato John Lonski, capo economista di Moody’s Investors Service che conferma l’aumento del numero dei prestiti a breve utilizzati per riacquistare a prezzi scontati il debito societario a lungo termine.

Granite Broadcasting Corp. (GBTVK), ad esempio, ha utilizzato il prestito bancario per riacquistare durante i primi sei mesi dell’anno $89 milioni di debito ”senior subordinated” – debito cioe’ senza assoluta priorita’ di rimborso, ma non altamente rischioso – una mossa strategica per trasformare parte del debito da tasso fisso a tasso variabile. “Il nostro prestito bancario e’ meno costoso del nostro debito”, ha ammesso Don Cornwell di Granite Broadcasting, “la societa’ ha realizzato un risparmio di circa 2 punti percentuali in interessi.”

Ronald Perelman, poi, ha riacquistato da gennaio $250 milioni di junk bond zero coupon – titoli cioe’ a reddito fisso venduti con forte sconto rispetto al loro valore alla scadenza- legati alla sua partecipazione in Revlon (REV) al prezzo di 15 centesimi sul dollaro.

Secondo gli analisti il riacquisto del debito da parte delle societa’ e’ stato infiammato dal calo di 10 punti nei prezzi obbligazionari verificatosi da meta’ settembre, ma anche dai crescenti timori sulla qualita’ del credito.

Un’ondata di riduzioni del rating e di aumenti nei fallimenti ha fatto calare i prezzi delle obbligazioni ad alto rendimento. In alcuni casi i titoli di debito sono trattati a 60-80 centesimi sul dollaro.

“Le banche preferiscono che le aziende ripaghino il debito invece di utilizzare la liquidita’ per riacquistare titoli azionari”, ha commentato Kingman Penniman di KDP Investment Advisors.

La riduzione del debito, infatti, non solo migliora il bilancio societario, ma puo’ anche aumentare gli utili, poiche’ il risparmio puo’ essere considerato come guadagno straordinario.

Le societa’ quindi stanno utilizzando varie tecniche di finanziamento per riacquistare le proprie obbligazioni, anche perche’ spesso, quando il debito e’ a prezzi scontati significa che la societa’ ha problemi di liquidita’.

Stater Brothers Holding, ad esempio, non ha problemi di rating – con single B – ma la catena di supermercati del sud della California ha comunque visto i suoi titoli obbligazionari scendere di 20 punti a circa 80 centesimi sul dollaro dopo aver annunciato una perdita di $9,1 milioni. La societa’ ha quindi ritirato $11 milioni di debito guadagnando $1,1 milioni.