La Banca centrale della Nuova Zelanda ha alzato i tassi d’interesse di un quarto di punto a 8,25 per cento per contenere l’inflazione, ma ha precisato che non ci saranno altre variazioni viste le indicazioni di una attenuazione del debito pubblico.
Il dollaro neozelandese è sceso dai massimi di ventidue anni contro il dollaro Usa dopo che il governatore della Reserve Bank of New Zeland, Alan Bollard, ha affermato che un quarto rialzo consecutivo dai tassi d’interesse da parte dell’Istituto centrale dovrebbe essere sufficiente a contenere la pressione dei prezzi.
Un gruppo di quindici economisti, interpellati dall’agenzia Reuters dopo la decisione vede il rialzo a 8,25 per cento come il massimo realizzabile, mentre i più si aspettano che rimanga stabile almeno fino a giugno del prossimo anno. “E’ chiaro che la Banca centrale preferirebbe non alzare ancora i tassi, soprattutto a causa dei timori per un dollaro neozelandese in salita”, ha detto Su-Lin Ong di Rbc Capital Markets.
La valuta nazionale ha perso immediatamente terreno dopo la decisione e di prima mattina in Italia scambia a 0,7952/56 dollari rispetto a un’apertura a 0,8014. Il rialzo dei tassi d’interesse all’8,25 per cento, massimo dalla sua introduzione al 4,5 per cento nel 1999, è dovuto soprattutto alle preoccupazioni per le pressioni inflattive provenienti da un mercato del lavoro teso e dall’incremento dei prezzi del petrolio e dei beni alimentari.
d. r.