
Brutte sorprese in arrivo sul fronte delle tasse. “Dal prossimo primo gennaio – riporta il quotidiano Italia Oggi – bisognerà pagare anche i sacchetti trasparenti e ultraleggeri dove si infilano frutta e verdure per poi pesarli, ritirare lo scontrino, appiccicarlo sul sacchetto e recarsi alla cassa”.
La norma è stata inserita nel decreto Mezzogiorno, e prevede:
“l’ipotesi di dieci cent a sacchetto, quindi si farà presto a lasciare alla cassa qualche euro al giorno in più rispetto a oggi. Il ricavato – continua l’articolo – è incassato dal supermercato (o dal negozio) ma poi finisce in parte allo Stato sotto forma di Iva e di imposta sul reddito. Insomma, pagheremo qualche cent in più frutta e verdura e il ministro delle Finanze ringrazia. Un esempio di come si può aumentare il gettito in modo circospetto, senza quasi farlo sapere. La legge precisa che le nuove buste non potranno essere distribuite gratuitamente e il prezzo di vendita dovrà risultare dallo scontrino o dalla fattura di acquisto delle merci”.
Immediate le critiche arrivate da Federdistribuzione, che sottolinea un rischio di natura igienica dietro l’attuazione di una norma del genere. Per l’associazione, i consumatori per evitare i costi potrebbero iniziare a portare questi sacchetti ultraleggeri da casa, con rischi di veicolazione di eventuali germi e batteri.