Marc Rich, il trader miliardario recentemente graziato dal presidente Bill Clinton è di nuovo indagato.
Prima di lasciare la Casa Bianca, Clinton ha concesso l’amnistia a Rich che, insieme con il socio in affari Pincus Green, aveva evaso il fisco di $48 milioni, organizzato una frode sul prezzo del petrolio e acquistato illegalmente greggio dall’Iran durante la crisi del 1979.
Rich ha vissuto per 18 anni in Svizzera per evitare di venire incarcerato negli Stati Uniti dove era stato dichiarato colpevole di evasione fiscale e frode.
(Vedi USA: Scandalo e paura per l’amnistia di Marc Rich)
Adesso, però, le autorità svizzere stanno indagando se la società di Rich ha rispettato le leggi Svizzere sul riciclaggio dei soldi.
Le autorità svizzere precisano che l’indagine è solo per vedere se la società è obbligata a seguire le leggi sul riciclaggio e che non ci sono sospetti che la società abbia riciclato denaro sporco.
L’indagine fa parte di un tentativo della Svizzera di applicare le leggi che regolano le attività delle banche a società come quella di Rich che compra e vende materie prime. Secondo la società le leggi devono essere applicate a intermediari e non a società che comprano e vendono solo per conto proprio.
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