Società

Nuova depressione, se la gente continua a (non) consumare

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New York – Il prestigioso istituto accademico del MIT di Boston prevede che il mondo subira’ ‘un collasso economico globale’ e un ‘calo della popolazione repentino’ se la gente continuera’ a consumare le risorse della Terra a questi ritmi. Se invece i consumi verranno ridotti e verranno attuate le politiche giuste, in particolare per quanto riguarda gli investimenti in energie alternative, allora e’ persino possibile una “crescita illimitata”.

Secondo quanto riportato dal Smithsonian Magazine, il fisico australiano Graham Turner sostiene che “il mondo e’ diretto verso il disastro” e che la tesi espressa coincide con quella del famoso – e in alcune sue parti famigerato – report universitario del 1972 intitolato “I limiti della crescita”“.

Ma per certi versi, il rapporto lascia piu’ porte aperte del suo predecessore, anch’esso commissionato al MIT dal Club di Roma, una associazione non governativa di scienziati, economisti, uomini d’affari, alti dirigenti pubblici internazionali e capi di stato di tutti e cinque i continenti. Al contempo nel suo scenario piu’ pessimista non si discosta molto dal noto libro catastrofista del docente di Stanford Paul R. Ehlrich, “La bomba demografica“.

I ricercatori del centro studi di Jay W. Forrester hanno creato un mega computer intelligente in grado di prevedere diversi scenari, che si basano sugli attuali modelli a disposizione relativi a consumi delle risorse e crescita demografica. Lo studio ha tenuto conto, inoltre, dei vari livelli di produttivita’ agricola, controllo delle nascite e sforzi intrapresi sul fronte dei temi ambientali. Dodici milioni di copie del report sono state prodotte e distribuite in 37 lingue diverse.

La maggior parte degli scenari tratteggiano una crescita progressiva fino al 2030, ma non oltre. Senza “misure drastiche per la protezione dell’ambiente”, un crack dell’attivita’ economica e della specie umana sara’ inevitabile. E il mondo vivra’ una nuova “grande depressione”.

Tuttavia lo studio sottolinea anche come sia possibile raggiungere una “crescita illimitata” se i governi del mondo riusciranno ad adottare le politiche giuste e investire nelle tecnologie di energia pulita, che contribuiscano a limitare l’espansione di apparecchiature e costruzioni che vanno contro il naturale sviluppo ecologico della Terra.