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Non solo Fed, ora anche i BRICS vogliono una stretta sui derivati

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Roma – I leaders dei paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), invitano ad una maggiore responsabilità nel mercato delle commodities e invocano una maggiore regolamentazione nei derivati, per contrastare gli effetti negativi che un’eccessiva volatilità dei prezzi avrebbe sull’economia globale.

“L’eccessiva volatilità dei prezzi delle commodities, in particolar modo negli alimentari e nell’energia, pone nuovi pericoli per la ripresa economica globale. Le regole nei mercati dei derivati devono essere rafforzate per evitare possibili attività capaci di destabilizzare il mercato”, riporta la nota ufficiale.

India e Cina stanno facendo fatica a ridurre l’aumento dell’inflazione e a contenere l’impatto sulla fascia della popolazione che ancora vive sotto la soglia di povertà. Per contro, paesi esportatori come Brasile, Russia e Sud Africa, stanno beneficiando dalla situazione che si è creata, ma allo stesso rimangono vulnerabili a un calo improvviso della domanda e alla possibilità di interrompere il processo di diversificazione dell’economia, secondo quanto scrive Bloomberg in un articolo.

I leaders hanno inoltre avvertito che i paesi in via di sviluppo corrono dei rischi da un eccessivo afflusso di capitali esteri, dovuto principalmente alle politiche monetarie accomodanti delle economie più ricche.

Nell’incontro di oggi, nella città cinese di Sanya, le cinque più grandi economie emergenti hanno inoltre confermato che: “L’energia nucleare continuerà a rappresentare un elemento importante dell’approvvigionamento energetico dei BRICS”. Tuttavia, i leaders non dimenticano i possibili rischi derivanti da questa risorsa e chiamano per una maggiore cooperazione a livello internazionale per garantire lo sviluppo e l’adozione degli standard di sicurezza.

Il Pil dei paesi BRICS dovrebbe superare quello dell’economia americana entro il 2014 e dovrebbe raggiungere $21 trilioni nel 2016, rispetto ai $18,8 degli States, secondo una nota del Fondo Monetario Internazionale resa pubblica in settimana. L’economia dell’eurozona dovrebbe essere superata già dalla fine del 2011. In linea con un aumento del potere economico, questo gruppo di paesi sta acquisendo sempre maggiore importanza anche a livello politico.