(Teleborsa) – Il 2010 si chiude, anche in Italia, come nella maggior parte degli altri paesi, con il mercato immobiliare in recupero, pur in un contesto macroeconomico difficile. Lo si legge sul terzo rapporto del mercato immobiliare 2010 pubblicato da Nomisma. Passata la fase acuta della “tempesta”, che va dall’ultimo trimestre del 2008 al II del 2009, la gran parte degli indicatori dell’immobiliare hanno cominciato a risalire, seppur lentamente, la china. Il miglioramento complessivo in atto si intravede più nettamente rispetto alla prima parte dell’anno, anche se permangono dubbi, associati al quadro macroeconomico problematico, relativamente alla sua solidità . Stanno, infatti, lentamente, ma inesorabilmente, stabilizzandosi i giudizi sull’intonazione del mercato, volto ad una stabilizzazione dei prezzi in un quadro di tendenziale riavvio della domanda. Il 2010 rappresenta, infatti, un anno di assestamento dopo la caduta verticale subita nel 2008-2009 sul fronte delle compravendite e quella, meno pesante, ma comunque inusuale per il mercato italiano, dei prezzi. Per l’anno in corso si stima che le compravendite di abitazioni possano toccare quota 620.000, crescendo di circa due punti rispetto all’anno scorso, quando avevano raggiunto il livello minimo sui 600 mila contratti.