New York – Si mette male per Nokia, il colosso finlandese produttore di cellulari. L’agenzia di rating Moody’s ha infatti tagliato di due gradini il rating sul debito a lungo termine, portandolo a “Baa2”.
Il livello è appena due notch al di sopra del rating “junk”, ovvero spazzatura. L’outloook, ha precisato l’agenzia di valutazione, rimane negativo. Il downgrade è stato motivato con il “rallentamento” del titolo e con il tonfo di competitività sofferto dall’azienda nel settore degli smartphone.
Del problema Nokia si è parlato proprio ieri, in relazione alla guidance deludente sul terzo trimestre resa nota dalla società Stm. La flessione del titolo STM è stata la peggiore in due anni, dopo che l’amministratore delegato Carlo Bozotti ha affermato che “ci sarà una correzione” nelle vendite del gruppo, causa alcuni problemi che stanno colpendo proprio Nokia, il cliente wireless più importante per STMicroelectronics.
I problemi di Nokia sono sotto gli occhi di tutti. Il gigante dei cellulari, numero uno al mondo, ha reso noto infatti lo scorso 21 luglio di aver sofferto la prima perdita trimestrale dal 2009, dopo che le vendite dei suoi telefonini sono crollate successivamente alla decisione della società di utilizzare il software Microsoft.
Qualche giorno fa Wall Street Italia aveva scritto un articolo sui pochi superstiti che non si stanno facendo trascinare dall’evoluzione nella telefonia e sulla trasformazione dei dispositivi smartphone. Un mercato in forte crescita a livello globale e ad ora dominato da Apple e dal sistema Android di Google. E un mercato che, grazie ai diversi marchi che utilizzano Android, vede ora nel sistema operativo di Google il leader di mercato, che ha sorpassato tra l’altro Symbian nel quarto trimestre 2010. Quest’ultimo continuerà ad essere penalizzato poi dall’uscita del suo più grande supporter nel 2016, Nokia, che dal 2012 inizierà un lento processo di transizione verso Windows Phone.