Società

Nobel letteratura al poeta svedese “eremita” Transtromer

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New York – Il Nobel per la Letteratura 2011 e’ stato assegnato all’ottantenne poeta svedese Tomas Transtromer. Lo ha reso noto l’Accademia Svedese a Stoccolma e l’annuncio e’ stato accolto con un boato di applausi nella sala stracolma di giornalisti.

Transtromer e’ stato premiato, si legge nella motivazione, “perche’ attraverso le sue immagini condensate e translucide ha offerto un nuovo accesso alla realta’” . Il prestigioso riconoscimento torna cosi’ a un poeta, dopo quattordici anni di premi a romanzieri e drammaturghi.

L’ultima volta, nel 1995, era toccato alla poetessa polacca Wislawa Szymborska, che fu premiata per «l’ironica precisione con cui i suoi versi consentono al contesto storico e biologico di emergere attraverso frammenti di realtà umana».

Molto conosciuto in patria, non tutte le opere dell’artista svedese sono state tradotte all’estero. Ora tutto cambiera’. Appassionato di studi di poesia e natura, Trasntromer ha sempre rifiutato qualsiasi tipo di rapporto con i media e vive in un’isola.

Il nuovo premio Nobel, che succede al romanziere Vargas Llosa, e’ nato a Stoccolma il 15 aprile del 1931. Figlio di una maestra elementare e di un giornalista, si laureo’ nel 1950 approfondendo i propri studi sulla letteratura e la storia.

Dopo aver terminato gli studi universitari, divenne assistente presso l’Università di Stoccolma nel 1957. Negli anni sessanta lavoro’ come psicologo presso il riformatorio di Roxtuna vicino Linkoping nel sud della Svezia.

Nel 1990 fu colpito da un ictus che compromise la sua capacita’ di parlare. In Italia Crocetti Editore ha tradotto alcune sue poesie nella raccolta Poesie del Silenzio.

Silenzio

Passa, sono sepolti…
Una nuvola scivola sul disco del sole.

La fame e’ un alto edificio
che si sposta di notte

nella camera si apre l’oscura
tromba dell’ascensore verso le viscere.

Fiori nel fossato. Fanfara e silenzio.
Passa, sono sepolti…

Le posate d’argento sopravvivono
in grandi frotte
a grandi profondita’ dove l’Atlantico
e’ nero.